Ingegneria ambientale, le autorità locali fanno fronte comune
Stella scrive a Renzi e Adduce porta la questione in Consiglio
giovedì 2 ottobre 2014
9.17
Si accende il dibattito riguardo la chiusura della facoltà di ingegneria civile ed ambientale a Matera.
Dopo le proteste dei corsisti, alcune autorità locali si sono espresse sulla questione: il presidente della Provincia, Franco Stella, e il sindaco di Matera, Salvatore Adduce. E da ultimo, in ordine di tempo, si è aggiunto Gianni Perrino, consigliere del Movimento 5 Stelle della Regione Basilicata.
Stella valuta inaccettabile la decisione di accorpare a Potenza la facoltà di ingegneria di Matera e ha inviato una nota al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, al ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e al rettore dell'Unibas, Aurelia Sole, nel quale esprime tutto il suo disappunto.
"Un provvedimento che considero inopportuno e invalidante per una provincia già pericolosamente messa ai margini. Nello specifico – prosegue Stella - ritengo necessario evidenziare come questo nuovo provvedimento avrà riflessi negativi tanto sulle famiglie degli iscritti, già duramente provate dalla crisi, sia sulla reputazione di una sede universitaria cuore del progetto che vede Matera città candidata a Capitale europea della cultura nel 2019".
E conclude con un appello alle tre autorità: "Non può esserci innovazione senza investimenti, economici e umani, e sicuramente poiché a questa provincia i secondi non mancano vi chiedo di sostenere le legittime istanze di quanti intendono continuare a essere titolari del proprio futuro nella propria terra a cui poter dare una prospettiva vera di domani".
La risposta di Adduce non si è fatta attendere: "Ieri sera abbiamo approvato un ordine del giorno, per il prossimo consiglio comunale, affinchè si affronti il problema. E' un problema che va affrontato per l'importanza del corso di laurea. Bisogna entrare nel merito della vicenda e capire realmente le motivazioni di questa scelta e i numeri dei frequentanti del corso di laurea".
Riguardo le difficoltà logistiche che gli studenti riscontrano per andare a seguire i corsi a Potenza, il primo cittadino prende tempo: "L'amministrazione comunale non ha le competenze in merito. Noi dobbiamo fare un ragionamento a tutto campo con le diverse istituzioni in ballo, in primis l'Università e la Regione".
Perrino, consigliere regionale pentastellato, non riesce a capacitarsi: "Non riusciamo proprio a capire la ragione di tale chiusura. A pochi giorni dalla pronuncia dei Commissari sulla Candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019, la chiusura della sede di Matera della facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale è un grave segnale di totale disinteresse verso le indiscusse potenzialità". Ed evidenzia le figure professionali che produce il corso d'ingegneria civile ed ambientale: "Il polo universitario UniBas di Matera produce figure di notevole rilevanza professionale nel campo della tutela ambientale, dell'ingegneria dei rischi naturali e antropici (IRiNA), della bioedilizia, dell'ingegneria strutturale-geotecnica (ISG), dell'ingegneria delle infrastrutture stradali ed idrauliche (IISI), dell'ingegneria strutturale edile (ISE)".
Infine il portavoce del M5S s'interroga sul ruolo svolto dalla giunta Pittella in merito alla questione: "La Giunta Pittella era a conoscenza di questo provvedimento? E quali saranno le misure che si porranno in atto per alleviare il disagio e l'aumento dei costi comportato da tale scelta? Pittella si spenderà per evitare la chiusura del polo materano di ingegneria?".
Dopo le proteste dei corsisti, alcune autorità locali si sono espresse sulla questione: il presidente della Provincia, Franco Stella, e il sindaco di Matera, Salvatore Adduce. E da ultimo, in ordine di tempo, si è aggiunto Gianni Perrino, consigliere del Movimento 5 Stelle della Regione Basilicata.
Stella valuta inaccettabile la decisione di accorpare a Potenza la facoltà di ingegneria di Matera e ha inviato una nota al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, al ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e al rettore dell'Unibas, Aurelia Sole, nel quale esprime tutto il suo disappunto.
"Un provvedimento che considero inopportuno e invalidante per una provincia già pericolosamente messa ai margini. Nello specifico – prosegue Stella - ritengo necessario evidenziare come questo nuovo provvedimento avrà riflessi negativi tanto sulle famiglie degli iscritti, già duramente provate dalla crisi, sia sulla reputazione di una sede universitaria cuore del progetto che vede Matera città candidata a Capitale europea della cultura nel 2019".
E conclude con un appello alle tre autorità: "Non può esserci innovazione senza investimenti, economici e umani, e sicuramente poiché a questa provincia i secondi non mancano vi chiedo di sostenere le legittime istanze di quanti intendono continuare a essere titolari del proprio futuro nella propria terra a cui poter dare una prospettiva vera di domani".
La risposta di Adduce non si è fatta attendere: "Ieri sera abbiamo approvato un ordine del giorno, per il prossimo consiglio comunale, affinchè si affronti il problema. E' un problema che va affrontato per l'importanza del corso di laurea. Bisogna entrare nel merito della vicenda e capire realmente le motivazioni di questa scelta e i numeri dei frequentanti del corso di laurea".
Riguardo le difficoltà logistiche che gli studenti riscontrano per andare a seguire i corsi a Potenza, il primo cittadino prende tempo: "L'amministrazione comunale non ha le competenze in merito. Noi dobbiamo fare un ragionamento a tutto campo con le diverse istituzioni in ballo, in primis l'Università e la Regione".
Perrino, consigliere regionale pentastellato, non riesce a capacitarsi: "Non riusciamo proprio a capire la ragione di tale chiusura. A pochi giorni dalla pronuncia dei Commissari sulla Candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura nel 2019, la chiusura della sede di Matera della facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale è un grave segnale di totale disinteresse verso le indiscusse potenzialità". Ed evidenzia le figure professionali che produce il corso d'ingegneria civile ed ambientale: "Il polo universitario UniBas di Matera produce figure di notevole rilevanza professionale nel campo della tutela ambientale, dell'ingegneria dei rischi naturali e antropici (IRiNA), della bioedilizia, dell'ingegneria strutturale-geotecnica (ISG), dell'ingegneria delle infrastrutture stradali ed idrauliche (IISI), dell'ingegneria strutturale edile (ISE)".
Infine il portavoce del M5S s'interroga sul ruolo svolto dalla giunta Pittella in merito alla questione: "La Giunta Pittella era a conoscenza di questo provvedimento? E quali saranno le misure che si porranno in atto per alleviare il disagio e l'aumento dei costi comportato da tale scelta? Pittella si spenderà per evitare la chiusura del polo materano di ingegneria?".