Influenza: in Basilicata riparte la campagna vaccinale

Rinnovato l'accordo tra Regione e Federfarma

sabato 21 ottobre 2023
È stato rinnovato attraverso un provvedimento di Giunta, l'Accordo integrativo tra la Regione Basilicata e Federfarma Basilicata per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini antinfluenzali e dei test diagnostici che prevedono il prelievo del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo.

Ne ha dato notizia l'assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli.

"Continua la proficua collaborazione tra la Regione, le farmacie pubbliche e private convenzionate e i medici di medicina generale, che si confermano punto di riferimento per l'intero Sistema sanitario regionale" - ha dichiarato l'assessore. "L'obiettivo è quello di coinvolgere quanti più canali possibili per favorire l'adesione alla campagna vaccinale in maniera capillare su tutto il territorio lucano. Pertanto- ha aggiunto- i soggetti eleggibili o "aventi diritto", quelli cioè per i quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente dal Servizio sanitario, di età non inferiore a diciotto anni, potranno ricevere la somministrazione del vaccino antinfluenzale 2023/2024 anche nelle farmacie".

Le farmacie potranno, inoltre, somministrare le dosi vaccinali, di cui si sono autonomamente approvvigionate, ai soggetti non eleggibili (coloro che non rientrano nelle categorie per le quali la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente), purché di età non inferiore ai diciotto anni.

"Il provvedimento di Giunta - ha concluso Fanelli - sottolinea una scelta di continuità, avviata lo scorso anno, in recepimento del Protocollo d'intesa siglato al governo nazionale con le Regioni, Federfarma, Assofarm e Farmacie Unite e che l'amministrazione regionale continua a sostenere, al fine di rendere un servizio sempre migliore alla comunità ed alla popolazione in grado di alleggerire, inoltre, il carico di lavoro del servizio sanitario offrendo la vaccinazione anche a tutti coloro che al momento si trovano privi del medico di famiglia. Proseguire sulla strada tracciata è determinante per offrire sempre nuove prestazioni per la tutela della salute collettiva; occorre continuare a fare rete per garantire la prossimità e la tempestività di risposta ai bisogni di salute dei cittadini lucani".