Incontro in Regione per il “malato” torrente Gravina
Un tavolo tecnico indetto dall’assessore Rosa per individuare criticità e programmare interventi
venerdì 26 luglio 2019
Ci si incontrerà ogni tre mesi per fare il punto della situazione e verificare lo stato di avanzamento delle opere di bonifica del torrente Gravina. Questo è quanto emerso dal tavolo tecnico convocato dall'Assessore regionale all'ambiente e politiche forestali, Gianni Rosa, su richiesta del consigliere regionale di Forza Italia Vincenzo Acito, che aveva sollevato la questione relativa alle pessime condizioni in cui versa il corso d'acqua.
All'incontro svoltosi martedì hanno partecipato tutti i soggetti istituzionali chiamati in causa a vario titolo nella bonifica del torrente: Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera, Parco delle Chiese Rupestri, Acquedotto Lucano e Arpab.
Un incontro interlocutorio, ma utile per tracciare le criticità che riguardano il torrente ed il suo affluente Jesce e anche per individuare eventuali responsabilità.
Tra le problematiche emerse nel confronto tra gli intervenuti si sottolineata la mancata entrata in funzione di alcuni impianti di depurazione, come quello in località Pantano, di competenza dell'acquedotto Lucano, e quelli ancora da bandire in carico al Commissario Straordinario, in località Sarra e Lamione.
Tutti interventi che saranno monitorati dai controlli trimestrali che verificheranno lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione degli impianti di depurazione e la verifica degli impianti fognari del rione Sassi, oltre ai controlli ambientali a campione su tutta l'area interessata e quelli relativi al ruscello Jesce, che verranno assicurati rispettivamente dall'arpab e dalla Provincia di Matera.
Insomma, una task force pronta a risollevare le sorti del "malato" torrente, che attraversa il territorio della Murgia materana e pugliese.
All'incontro svoltosi martedì hanno partecipato tutti i soggetti istituzionali chiamati in causa a vario titolo nella bonifica del torrente: Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera, Parco delle Chiese Rupestri, Acquedotto Lucano e Arpab.
Un incontro interlocutorio, ma utile per tracciare le criticità che riguardano il torrente ed il suo affluente Jesce e anche per individuare eventuali responsabilità.
Tra le problematiche emerse nel confronto tra gli intervenuti si sottolineata la mancata entrata in funzione di alcuni impianti di depurazione, come quello in località Pantano, di competenza dell'acquedotto Lucano, e quelli ancora da bandire in carico al Commissario Straordinario, in località Sarra e Lamione.
Tutti interventi che saranno monitorati dai controlli trimestrali che verificheranno lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione degli impianti di depurazione e la verifica degli impianti fognari del rione Sassi, oltre ai controlli ambientali a campione su tutta l'area interessata e quelli relativi al ruscello Jesce, che verranno assicurati rispettivamente dall'arpab e dalla Provincia di Matera.
Insomma, una task force pronta a risollevare le sorti del "malato" torrente, che attraversa il territorio della Murgia materana e pugliese.