Inchiesta sulla sanità, in Cassazione un punto a favore di Pittella
La Suprema Corte rinvia le carte al Tribunale del Riesame di Potenza
martedì 27 novembre 2018
19.37
La vicenda giudiziaria che coinvolge il governatore Marcello Pittella, sospeso dalle funzioni dal 6 luglio, è approdata in Cassazione. Dopo il ricorso presentato dai difensori di Pittella, la Suprema Corte ha deciso di rinviare gli atti al Tribunale del Riesame.
Quest'ultimo dovrà di nuovo pronunciarsi sulla richiesta del presidente sospeso. Il 19 luglio aveva respinto l'appello proposto dalla difesa che aveva chiesto di annullare la misura cautelare della Procura di Matera. In sostanza era stato richiesto di annullare del tutto il provvedimento di arresto ma il Tribunale del Riesame (noto anche come Tribunale della Libertà) non aveva accolto tale ricorso. E così la questione è giunta in Cassazione.
Dal punto di vista sostanziale, non cambia nulla. Pittella è ancora sospeso poiché costretto da un divieto di dimora a Potenza a non poter esercitare le funzioni di capo della giunta.
Però questa decisione della Corte di Cassazione, parzialmente favorevole, può alimentare in Pittella la speranza di poter tornare libero. E ciò in vista delle elezioni che, nonostante le polemiche, sono state fissate al 26 maggio dal vice presidente della giunta regionale Flavia Franconi.
Quest'ultimo dovrà di nuovo pronunciarsi sulla richiesta del presidente sospeso. Il 19 luglio aveva respinto l'appello proposto dalla difesa che aveva chiesto di annullare la misura cautelare della Procura di Matera. In sostanza era stato richiesto di annullare del tutto il provvedimento di arresto ma il Tribunale del Riesame (noto anche come Tribunale della Libertà) non aveva accolto tale ricorso. E così la questione è giunta in Cassazione.
Dal punto di vista sostanziale, non cambia nulla. Pittella è ancora sospeso poiché costretto da un divieto di dimora a Potenza a non poter esercitare le funzioni di capo della giunta.
Però questa decisione della Corte di Cassazione, parzialmente favorevole, può alimentare in Pittella la speranza di poter tornare libero. E ciò in vista delle elezioni che, nonostante le polemiche, sono state fissate al 26 maggio dal vice presidente della giunta regionale Flavia Franconi.