Inchiesta sanità, Piro torna libero (con obbligo dimora a Lagonegro)
Il capogruppo di Forza italia lascia gli arresti domiciliari
sabato 29 ottobre 2022
13.00
Torna in libertà Francesco Piro, capogruppo di Forza Italia alla Regione Basilicata, arrestato il 7 ottobre nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla sanità. Il gip di Potenza ha accolto la richiesta della difesa ha attenuato la misura cautelare: Piro non è più agli arresti domiciliari ed è sottoposto ad obbligo di dimora a Lagonegro, in provincia di Potenza. Piro si è dimesso dalla carica di consigliere regionale ma non è ancora avvenuta la surroga.
Mercoledì scorso il Tribunale del Riesame ha annullato le misure cautelari per l'ex assessore regionale alle politiche agricole Francesco Cupparo (Forza Italia) e per l'ex sindaca di Lagonegro Maria di Lascio (Forza Italia), nell'ambito della stessa inchiesta che verte sulla sanità, per la realizzazione dell'ospedale di Lagonegro e per le nomine ospedaliere, e su presunti reati in materia elettorale. Cupparo era sottoposto a un divieto di dimora a Potenza, Di Lascio era ai domiciliari dal 7 ottobre. Entrambi si sono dimessi dalle rispettive cariche, Cupparo non è più assessore della giunta Bardi mentre il Comune di Lagonegro è commissariato. Il Tribunale del Riesame ha accolto anche il ricorso del direttore generale dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, Enrico Spera, che era sottoposto sia al divieto di dimora a Potenza sia all'interdizione dalle funzioni pubbliche. Entrambe le misure sono state annullate. Rispetto all'ordinanza eseguita il 7 ottobre, attualmente tre indagati sono liberi e senza misure a loro carico mentre Piro ha obbligo di dimora a Lagonegro e il consigliere di Fratelli d'Italia, ex FI, Rocco Luigi Leone, ha a carico un divieto di dimora a Potenza.
Mercoledì scorso il Tribunale del Riesame ha annullato le misure cautelari per l'ex assessore regionale alle politiche agricole Francesco Cupparo (Forza Italia) e per l'ex sindaca di Lagonegro Maria di Lascio (Forza Italia), nell'ambito della stessa inchiesta che verte sulla sanità, per la realizzazione dell'ospedale di Lagonegro e per le nomine ospedaliere, e su presunti reati in materia elettorale. Cupparo era sottoposto a un divieto di dimora a Potenza, Di Lascio era ai domiciliari dal 7 ottobre. Entrambi si sono dimessi dalle rispettive cariche, Cupparo non è più assessore della giunta Bardi mentre il Comune di Lagonegro è commissariato. Il Tribunale del Riesame ha accolto anche il ricorso del direttore generale dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, Enrico Spera, che era sottoposto sia al divieto di dimora a Potenza sia all'interdizione dalle funzioni pubbliche. Entrambe le misure sono state annullate. Rispetto all'ordinanza eseguita il 7 ottobre, attualmente tre indagati sono liberi e senza misure a loro carico mentre Piro ha obbligo di dimora a Lagonegro e il consigliere di Fratelli d'Italia, ex FI, Rocco Luigi Leone, ha a carico un divieto di dimora a Potenza.