Inchiesta giudiziaria, terremoto alla Regione
Tra i filoni d'indagine c'è la sanità
venerdì 7 ottobre 2022
16.53
Sono coinvolti esponenti politici della Regione Basilicata nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, condotta da Carabinieri e Polizia di Stato, in cui sono indagati consiglieri regionali, anche con incarichi assessorili. Dalle prime informazioni, si tratta di esponenti di Forza Italia e Fratelli d'Italia. Oltre all'esecuzione di misure cautelari, sono in corso perquisizioni che riguarderebbero anche dipartimenti della Regione. Tra i filoni d'indagine c'è uno relativo alla sanità.
Cinque le misure cautelari: l'arresto del capogruppo di Forza Italia alla Regione, Francesco Piro, condotto in carcere; l'arresto della sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, Forza Italia, sottoposta ai domiciliari; gli obblighi di dimora nei loro Comuni per l'assessore regionale Francesco Cupparo (Forza Italia) e per il consigliere regionale ed ex assessore alla sanità Rocco Luigi Leone (Fratelli d'Italia, ex FI); il divieto di dimora a Potenza e l'interdittiva dalle funzioni pubbliche per il dg dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo Giuseppe Spera. Ai cinque colpiti da misure cautelari sono contestati, a vario titolo, reati che ''vanno dall'induzione indebita, alla corruzione, dalla tentata concussione ad altri reati contro la PA'', ha spiegato Curcio. Numerosi sono gli altri indagati, tra cui il presidente della Regione Vito Bardi (il governatore si è detto ''del tutto estraneo'').
Dopo l'arresto, Piro si è dimesso.
Cinque le misure cautelari: l'arresto del capogruppo di Forza Italia alla Regione, Francesco Piro, condotto in carcere; l'arresto della sindaca di Lagonegro, Maria Di Lascio, Forza Italia, sottoposta ai domiciliari; gli obblighi di dimora nei loro Comuni per l'assessore regionale Francesco Cupparo (Forza Italia) e per il consigliere regionale ed ex assessore alla sanità Rocco Luigi Leone (Fratelli d'Italia, ex FI); il divieto di dimora a Potenza e l'interdittiva dalle funzioni pubbliche per il dg dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo Giuseppe Spera. Ai cinque colpiti da misure cautelari sono contestati, a vario titolo, reati che ''vanno dall'induzione indebita, alla corruzione, dalla tentata concussione ad altri reati contro la PA'', ha spiegato Curcio. Numerosi sono gli altri indagati, tra cui il presidente della Regione Vito Bardi (il governatore si è detto ''del tutto estraneo'').
Dopo l'arresto, Piro si è dimesso.