Inaugurata la mostra di pittura “Di-Segni della Memoria”
34 opere dell’artista materano Cesare Maremonti
lunedì 19 dicembre 2016
11.48
È stata inaugurata sabato 17 dicembre presso il Circolo La Scaletta, in via Sette Dolori, 10 la mostra di pittura "Di-Segni della Memoria" dell'artista materano Cesare Maremonti.
Trentaquattro opere che raccontano l'importanza del segno strutturato dell'artista e della sua diretta esperienza nel dare forma al ricordo vivido dei suoi ricordi più remoti. Una linea, la macchia di un segno che nasce da ciò che pare assopito nelle nostre anime insieme a ciò che ci perseguita tra sogno e ossessione. Uomini, rapporti, emozioni, gesti, comunicazione: con queste tematiche l'artista cattura lo sguardo e coinvolge lo spettatore, raccontando ciò che rimane ma che è sempre esistito nelle vite di tutti noi.
Un braccio che avvolge, un occhio che penetra con le sue lische, un abbraccio che racchiude solitudini individuali, una mano tesa che cerca un vuoto denso a cui aggrapparsi, sono tutte scene di attimi frastagliati del nostro essere, estrapolate e ripulite dall'artista Cesare Maremonti, che funge da restauratore di memorie più che da semplice "operatore dell'arte". La sua missione di ricomporre l'invisibile per renderlo leggibile a tutti, tra opere su carta, canvas, sculture e tecniche miste raggiunge la completezza di un percorso all'indietro, più evocativo che nostalgico.
Una mostra-evento composta da frammenti di una memoria fatta di segni e disegni, costruita idealmente e materialmente da un artista in continua evoluzione, come Cesare Maremonti.
La consacrazione di un forte desiderio e l'avventura di un lungo e faticoso lavoro sono la causa e l'effetto della personale, che rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2017 da lunedì al sabato, dalle ore 10.00-13.00 e dalle 16.00-19.00.
Trentaquattro opere che raccontano l'importanza del segno strutturato dell'artista e della sua diretta esperienza nel dare forma al ricordo vivido dei suoi ricordi più remoti. Una linea, la macchia di un segno che nasce da ciò che pare assopito nelle nostre anime insieme a ciò che ci perseguita tra sogno e ossessione. Uomini, rapporti, emozioni, gesti, comunicazione: con queste tematiche l'artista cattura lo sguardo e coinvolge lo spettatore, raccontando ciò che rimane ma che è sempre esistito nelle vite di tutti noi.
Un braccio che avvolge, un occhio che penetra con le sue lische, un abbraccio che racchiude solitudini individuali, una mano tesa che cerca un vuoto denso a cui aggrapparsi, sono tutte scene di attimi frastagliati del nostro essere, estrapolate e ripulite dall'artista Cesare Maremonti, che funge da restauratore di memorie più che da semplice "operatore dell'arte". La sua missione di ricomporre l'invisibile per renderlo leggibile a tutti, tra opere su carta, canvas, sculture e tecniche miste raggiunge la completezza di un percorso all'indietro, più evocativo che nostalgico.
Una mostra-evento composta da frammenti di una memoria fatta di segni e disegni, costruita idealmente e materialmente da un artista in continua evoluzione, come Cesare Maremonti.
La consacrazione di un forte desiderio e l'avventura di un lungo e faticoso lavoro sono la causa e l'effetto della personale, che rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2017 da lunedì al sabato, dalle ore 10.00-13.00 e dalle 16.00-19.00.