In una mensa scolastica il progetto "Adotta un nonno a pranzo"
Firmato il protocollo d’intesa: anziani e bimbi a tavola nella scuola Nitti
venerdì 12 ottobre 2018
Nonni e bambini insieme a pranzo per ricreare il clima della famiglia tradizionale e permettere la trasmissione di valori e principi fondamentali della comunità.
E' il senso dell'iniziativa "adotta un nonno a pranzo" promosso dalla scuola elementare "Nitti" e a cui partecipano la parrocchia della Madonna dell'Addolorata, la Ladisa srl, azienda che gestisce il servizio mensa scolastica del Comune di Matera, e l'Amministrazione cittadina.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina ufficialmente, con la firma del protocollo d'intesa tra le parti, in un incontro con i giornalisti che si è svolto nella sala Mandela del Palazzo di città. Vi hanno preso parte l'assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Pascoli", di cui fa parte la "Nitti", Michele Ventrelli, il parroco della Chiesa dell'Addolorata, Don Michele Larocca e una rappresentante della Ladisa, Micole Casone.
Il progetto – è stato chiarito nel corso della presentazione - prevede di invitare alcuni anziani residenti nel quartiere Serra Venerdì (in cui si trova la scuola) a tavola con i bambini, per favorire negli alunni una riflessione sulla riduzione dello spreco del cibo, per alleviare il senso di solitudine che spesso colpisce gli anziani e per costruire un ponte tra generazioni in un ambiente accogliente come quello della scuola.
Una volta alla settimana, quindi, al massimo quattro nonni ultra settantenni del quartiere, indicati dalla parrocchia, siederanno a pranzo con i bambini nella scuola. I pasti saranno offerti dalla Ladisa.
"Costruire una rete sociale attorno agli anziani – ha sottolineato l'assessore alle politiche sociali, Marilena Antonicelli – è quanto mai importante e questi progetti di vicinato solidale vanno in questa direzione. Il Comune spera che possano essere d'esempio per altre iniziative. Il cibo è uno straordinario strumento per sviluppare il valore della solidarietà, del sostegno ai più deboli e permette la costruzione di legami tra persone. Per questo abbiamo aderito all'iniziativa della Nitti che sosteniamo con il nostro patrocinio".
"Ogni classe – dice il dirigente scolastico Michele Ventrelli – ospiterà un nonno a pranzo in una cornice ideale per le relazioni sociali come la scuola. Sarà certamente un momento di apprendimento determinante per i bambini che servirà a creare condivisione di esperienze tra generazioni molto lontane tra di loro".
"E' un progetto – sottolinea Don Michele Larocca – che tende a instillare il valore della solidarietà nei bambini verso le persone più deboli come possono essere gli anziani. I nonni custodiscono il patrimonio affettivo di ogni famiglia e le famiglie, in questo periodo, possono a loro volta essere considerate l'anello debole della catena sociale. L'iniziativa racchiude in sé una pluralità di valori che per la Chiesa sono fondamentali".
"La Ladisa – dice Casone – è sempre attenta e disponibile a partecipare a queste iniziative sociali che mettono al centro la solidarietà. Appena abbiamo saputo di questa possibilità abbiamo dato la nostra adesione perché si vogliono promuovere valori che sono nel nostro dna aziendale".
E' il senso dell'iniziativa "adotta un nonno a pranzo" promosso dalla scuola elementare "Nitti" e a cui partecipano la parrocchia della Madonna dell'Addolorata, la Ladisa srl, azienda che gestisce il servizio mensa scolastica del Comune di Matera, e l'Amministrazione cittadina.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina ufficialmente, con la firma del protocollo d'intesa tra le parti, in un incontro con i giornalisti che si è svolto nella sala Mandela del Palazzo di città. Vi hanno preso parte l'assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli, il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Pascoli", di cui fa parte la "Nitti", Michele Ventrelli, il parroco della Chiesa dell'Addolorata, Don Michele Larocca e una rappresentante della Ladisa, Micole Casone.
Il progetto – è stato chiarito nel corso della presentazione - prevede di invitare alcuni anziani residenti nel quartiere Serra Venerdì (in cui si trova la scuola) a tavola con i bambini, per favorire negli alunni una riflessione sulla riduzione dello spreco del cibo, per alleviare il senso di solitudine che spesso colpisce gli anziani e per costruire un ponte tra generazioni in un ambiente accogliente come quello della scuola.
Una volta alla settimana, quindi, al massimo quattro nonni ultra settantenni del quartiere, indicati dalla parrocchia, siederanno a pranzo con i bambini nella scuola. I pasti saranno offerti dalla Ladisa.
"Costruire una rete sociale attorno agli anziani – ha sottolineato l'assessore alle politiche sociali, Marilena Antonicelli – è quanto mai importante e questi progetti di vicinato solidale vanno in questa direzione. Il Comune spera che possano essere d'esempio per altre iniziative. Il cibo è uno straordinario strumento per sviluppare il valore della solidarietà, del sostegno ai più deboli e permette la costruzione di legami tra persone. Per questo abbiamo aderito all'iniziativa della Nitti che sosteniamo con il nostro patrocinio".
"Ogni classe – dice il dirigente scolastico Michele Ventrelli – ospiterà un nonno a pranzo in una cornice ideale per le relazioni sociali come la scuola. Sarà certamente un momento di apprendimento determinante per i bambini che servirà a creare condivisione di esperienze tra generazioni molto lontane tra di loro".
"E' un progetto – sottolinea Don Michele Larocca – che tende a instillare il valore della solidarietà nei bambini verso le persone più deboli come possono essere gli anziani. I nonni custodiscono il patrimonio affettivo di ogni famiglia e le famiglie, in questo periodo, possono a loro volta essere considerate l'anello debole della catena sociale. L'iniziativa racchiude in sé una pluralità di valori che per la Chiesa sono fondamentali".
"La Ladisa – dice Casone – è sempre attenta e disponibile a partecipare a queste iniziative sociali che mettono al centro la solidarietà. Appena abbiamo saputo di questa possibilità abbiamo dato la nostra adesione perché si vogliono promuovere valori che sono nel nostro dna aziendale".