In Questura una sala per audizioni protette

Un luogo per le vittime di violenza di genere e i minori

giovedì 27 giugno 2024 17.57
Il Questore Emma Ivagnes e Patrizia Minardi, componente del Comitato Pari Opportunità di Soroptimist International d'Italia hanno inaugurato questa mattina "Una stanza tutta per sé", uno spazio protetto e accogliente per le vittime di violenza di genere e i minori, ricavato all'interno della Questura di Matera.
Presenti all'evento il Prefetto Cristina Favilli, il Sindaco Domenico Bennardi, il Sostituto Procuratore Maria Christina De Tommasi e una folta delegazione dell'Associazione Soroptimist International – Club di Matera, guidata da Maria Rosaria Pellegrini.
Il locale riproduce un ambiente domestico e confortevole, dove le vittime potranno elaborare la propria vicenda e affidarsi alla professionalità dei poliziotti, riferendo i fatti di violenze e di maltrattamenti subiti.
Il progetto – ha affermato il Questore Emma Ivagnes – attua le finalità individuate dal Protocollo di Collaborazione, sottoscritto il 25 novembre 2020 dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dall'Associazione Soroptimist International d'Italia. Lo scopo è di fornire supporto alle vittime attraverso un ambiente confortevole, che favorisca un ascolto empatico e possa così attenuare gli effetti traumatici della cosiddetta vittimizzazione secondaria. La stanza favorirà anche le audizioni protette dei minorenni, vittime di violenza, anche assistita, riconosciute come categorie vulnerabili che richiedono un ascolto "protetto" alla presenza di uno psicologo, in ragione della propria età e a tutela del proprio equilibrio psicofisico. L'auspicio è che ciò incoraggi le vittime a rivolgersi alle Forze dell'Ordine nei casi di violenza subìta e contribuisca a instaurare quel rapporto di fiducia per sostenerle nel delicato momento della formalizzazione della denuncia.
Dopo le prime intese avviate all'inizio di quest'anno con Soroptimist International – Club di Matera, all'interno degli ambienti della Questura è stato individuato un locale che avesse una collocazione logistica idonea (garantendo soprattutto la riservatezza) e sono iniziati i lavori per la realizzazione della "Stanza tutta per sé". I costi di allestimento – arredamento e strumentazione informatica necessaria ad agevolare il lavoro di ascolto dei poliziotti – sono stati sostenuti interamente dall'Associazione Soroptimist International.