In Provincia di Matera proseguono le partenze del Reddito Minimo Inserimento
In attesa che si attivi anche a Matera partono idee di inclusione
venerdì 13 ottobre 2017
Piano piano qualcosa si muove. E' partito anche a Pomarico il 10 ottobre il progetto regionale Reddito Minimo Inserimento. Dopo la sottoscrizione della convenzione tra il comune e la Lab, l'Agenzia regionale del lavoro e apprendimento in Basilicata e il lavoro svolto in tempi strettissimi dagli uffici del Comune, sono stati presentati dal sindaco Francesco Mancini e dall'Assessore al Territorio del Comune di Pomarico Beatrice Difesca, i progetti di pubblica utilità che interesseranno i 55 beneficiari per il Comune di Pomarico.
"I progetti presentati- spiega l'Assessore Difesca - mirano a reinserire i beneficiari nel mondo lavorativo. Gli stessi sono stati assegnati in funzione delle loro competenze e capacità alle attività dei 5 progetti di pubblica utilità presentati dal Comune: "Pomarico in cultura", "Pomarico più sicura", "Pomarico più pulita" "Pomarico per il sociale" "Pomarico Insieme": attività da svolgersi su tutto il territorio Comunale. Auspichiamo che sia un'occasione per dare dignità ad un gruppo di persone in stato di disagio economico, rendendosi utili alla propria comunità.
E che sia, inoltre, da stimolo per i beneficiari per sviluppare competenze e conoscenze nei diversi settori, contribuendo con il loro lavoro a dare una grande mano alla ns comunità migliorarne i servizi, rendendo gli stessi beneficiari capaci, autonomi economicamente e non solo etichettati come assistiti".
"I progetti presentati- spiega l'Assessore Difesca - mirano a reinserire i beneficiari nel mondo lavorativo. Gli stessi sono stati assegnati in funzione delle loro competenze e capacità alle attività dei 5 progetti di pubblica utilità presentati dal Comune: "Pomarico in cultura", "Pomarico più sicura", "Pomarico più pulita" "Pomarico per il sociale" "Pomarico Insieme": attività da svolgersi su tutto il territorio Comunale. Auspichiamo che sia un'occasione per dare dignità ad un gruppo di persone in stato di disagio economico, rendendosi utili alla propria comunità.
E che sia, inoltre, da stimolo per i beneficiari per sviluppare competenze e conoscenze nei diversi settori, contribuendo con il loro lavoro a dare una grande mano alla ns comunità migliorarne i servizi, rendendo gli stessi beneficiari capaci, autonomi economicamente e non solo etichettati come assistiti".