In consiglio regionale una mozione di sfiducia a Bardi
Presentato da Movimento 5 stelle e Pd
domenica 27 marzo 2022
Il Consiglio regionale della Basilicata è convocato, in seduta straordinaria, alle ore 15:30 di domani, lunedì 28 marzo, a Potenza. All'ordine del giorno la mozione di sfiducia, ai sensi dell'art. 53 dello Statuto regionale, presentata dal Movimento 5 stelle (Carlucci, Leggieri, Perrino) e dal Pd (Cifarelli e Pittella) ed acquisita al protocollo consiliare il 18 marzo scorso. Sarà consentito, come da richiesta pervenuta in data 23 marzo 2022, il collegamento da remoto esclusivamente ai consiglieri affetti da Covid_19, sulla base di motivata e documentata richiesta.
La mozione di sfiducia è la conseguenza della crisi della maggioranza che non si è risolta con la formazione della nuova giunta. Tutt'altro. L'esclusione di Fratelli d'Italia ha provocato nuovi scossoni. Tanto che negli ultimi giorni si sono susseguiti incontri tra i partiti per appianare la situazione.
Alla vigilia del voto, Fratelli d'Italia ha comunicato le proprie decisioni. "Leggiamo da giorni ricostruzioni giornalistiche sulla posizione di Fratelli d'Italia nella crisi della Giunta regionale. A tal proposito ricordiamo che non abbiamo chiesto noi la verifica di Giunta e non abbiamo aperto noi la crisi. Per rispetto al mandato elettorale, le critiche e le proposte le abbiamo sempre avanzate negli organi istituzionali competenti", precisano, in una nota, l'onorevole Salvatore Caiata, il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Piergiorgio Quarto, il capogruppo in Consiglio regionale Tommaso Coviello , il consigliere regionale Rocco Luigi Leone e l'ex assessore regionale Gianni Rosa.
E poi entrano nel vivo della questione: "Abbiamo preso atto nelle scorse settimane che nella nuova Giunta proposta da Bardi si è scelto di estromettere Fratelli d'Italia dal governo della Basilicata nonostante il contributo dato da Fratelli d'Italia alla vittoria della coalizione, il buongoverno svolto dai nostri uomini e nonostante la crescita nel frattempo del partito sia in Basilicata che in tutta Italia. Abbiamo dichiarato la nostra incompatibilità politica con maggioranze di inciucio o come in questi casi vengono chiamate tecniche, allargate o di responsabilità. Fratelli d'Italia sarà sempre e comunque alternativa alle sinistre anche in Basilicata e rispettosa del mandato popolare. Chiaramente e coerentemente Fratelli d'Italia voterà per sfiduciare una Giunta da cui siamo stati estromessi evidentemente per lasciare presto spazio a partiti che non fanno parte del centrodestra - aggiungono - e non accetteremo logiche di veti e personalismi. Non anteporremo mai questioni personali all'interesse dei cittadini. Coerentemente saremo sempre pronti a sostenere anche dall'opposizione singoli provvedimenti, leggi e interventi utili ai lucani come responsabilmente facciamo talvolta anche in Parlamento con il Governo Draghi. Continuiamo a sperare che il centrodestra possa tornare unito anche in Basilicata, privilegiando l'interesse dei cittadini alla paura per la crescita di Fratelli d'Italia. Ci auguriamo ancora che si possa comprendere l'importanza di stare insieme nel centrodestra anche nelle prossime ore con Bardi come Presidente".
L'esecutivo regionale dei Verdi europei ha chiesto le dimissioni del presidente lucano. Infatti afferma: "La scadenza della programmazione per gli anni 2021-2027, la transizione ecologica e gli obblighi progettuali per accedere ai finanziamenti del Pnrr imporrebbero, in momento così delicato e critico, una guida politica autorevole della Regione. Purtroppo così non è. Il Presidente, più che prepararsi a revocare le deleghe agli assessori nominati appena dieci giorni fa per sostituirli con un nuovo temporaneo esecutivo, prenda atto che l'unica soluzione dignitosa sarebbero le sue immediate dimissioni, anziché tentare di "vivacchiare", a scapito di tutti i lucani fino alle prossime elezioni politiche".
La mozione di sfiducia è la conseguenza della crisi della maggioranza che non si è risolta con la formazione della nuova giunta. Tutt'altro. L'esclusione di Fratelli d'Italia ha provocato nuovi scossoni. Tanto che negli ultimi giorni si sono susseguiti incontri tra i partiti per appianare la situazione.
Alla vigilia del voto, Fratelli d'Italia ha comunicato le proprie decisioni. "Leggiamo da giorni ricostruzioni giornalistiche sulla posizione di Fratelli d'Italia nella crisi della Giunta regionale. A tal proposito ricordiamo che non abbiamo chiesto noi la verifica di Giunta e non abbiamo aperto noi la crisi. Per rispetto al mandato elettorale, le critiche e le proposte le abbiamo sempre avanzate negli organi istituzionali competenti", precisano, in una nota, l'onorevole Salvatore Caiata, il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Piergiorgio Quarto, il capogruppo in Consiglio regionale Tommaso Coviello , il consigliere regionale Rocco Luigi Leone e l'ex assessore regionale Gianni Rosa.
E poi entrano nel vivo della questione: "Abbiamo preso atto nelle scorse settimane che nella nuova Giunta proposta da Bardi si è scelto di estromettere Fratelli d'Italia dal governo della Basilicata nonostante il contributo dato da Fratelli d'Italia alla vittoria della coalizione, il buongoverno svolto dai nostri uomini e nonostante la crescita nel frattempo del partito sia in Basilicata che in tutta Italia. Abbiamo dichiarato la nostra incompatibilità politica con maggioranze di inciucio o come in questi casi vengono chiamate tecniche, allargate o di responsabilità. Fratelli d'Italia sarà sempre e comunque alternativa alle sinistre anche in Basilicata e rispettosa del mandato popolare. Chiaramente e coerentemente Fratelli d'Italia voterà per sfiduciare una Giunta da cui siamo stati estromessi evidentemente per lasciare presto spazio a partiti che non fanno parte del centrodestra - aggiungono - e non accetteremo logiche di veti e personalismi. Non anteporremo mai questioni personali all'interesse dei cittadini. Coerentemente saremo sempre pronti a sostenere anche dall'opposizione singoli provvedimenti, leggi e interventi utili ai lucani come responsabilmente facciamo talvolta anche in Parlamento con il Governo Draghi. Continuiamo a sperare che il centrodestra possa tornare unito anche in Basilicata, privilegiando l'interesse dei cittadini alla paura per la crescita di Fratelli d'Italia. Ci auguriamo ancora che si possa comprendere l'importanza di stare insieme nel centrodestra anche nelle prossime ore con Bardi come Presidente".
L'esecutivo regionale dei Verdi europei ha chiesto le dimissioni del presidente lucano. Infatti afferma: "La scadenza della programmazione per gli anni 2021-2027, la transizione ecologica e gli obblighi progettuali per accedere ai finanziamenti del Pnrr imporrebbero, in momento così delicato e critico, una guida politica autorevole della Regione. Purtroppo così non è. Il Presidente, più che prepararsi a revocare le deleghe agli assessori nominati appena dieci giorni fa per sostituirli con un nuovo temporaneo esecutivo, prenda atto che l'unica soluzione dignitosa sarebbero le sue immediate dimissioni, anziché tentare di "vivacchiare", a scapito di tutti i lucani fino alle prossime elezioni politiche".