In Basilicata si perde il 65% di acqua dalle reti idriche

Triste primato, come rileva l'Istat

sabato 23 marzo 2024 08.30
La Regione Basilicata detiene un record negativo: la più alta percentuale di perdite di acqua dalle reti idriche. Quasi due terzi della preziosa risorsa idrica si disperde. Si rileva dai dati dell'Istat

Nel 2022 risultano perdite idriche in aumento in più della metà delle regioni. In nove regioni le perdite idriche totali in distribuzione sono superiori al dato nazionale, con i valori più alti in Basilicata (65,5%), Abruzzo (62,5%), Molise (53,9%), Sardegna (52,8%) e Sicilia (51,6%). Di contro, tutte le regioni del Nord hanno un livello di perdite inferiore, con Veneto (42,2%) e Friuli-Venezia Giulia (42,3%) in linea col dato nazionale. Nella provincia autonoma di Bolzano (28,8%), in Emilia-Romagna (29,7%) e Valle d'Aosta (29,8%) si registrano le perdite minori.

In 13 regioni e province autonome su 21 e in tre distretti idrografici su sette aumentano le perdite idriche totali in distribuzione. Inoltre, il maggiore prelievo di acqua per uso potabile avviene nel distretto idrografico del Fiume Po: 2,80 miliardi di metri cubi (30,7% del totale nazionale), segue il distretto idrografico dell'Appennino meridionale (2,32 miliardi di metri cubi d'acqua per uso potabile, 25,4% del volume nazionale). Si conferma il consueto assetto tra le regioni, che vede la Lombardia con il volume maggiore di acqua prelevata per uso potabile (1,48 miliardi di metri cubi; 16,2% del totale nazionale). Quantitativi consistenti sono captati anche nel Lazio (1,12 miliardi di metri cubi; 12,2%) e in Campania (0,90; 9,8%). In più di un capoluogo su tre si registrano perdite totali in distribuzione superiori al 45%. Le condizioni di massima criticità, con valori pari ad almeno il 65%, sono a Potenza (71,0%), Chieti (70,4%), L'Aquila (68,9%), Latina (67,7%), Cosenza (66,5%), Campobasso (66,4%), Massa (65,3%), Siracusa (65,2%) e Vibo Valentia (65,0%).