Imu agricola, la protesta degli agricoltori lucani arriva a Roma
“Siamo pronti a consegnare le chiavi delle aziende”
giovedì 2 aprile 2015
11.26
Il 31 marzo 2015 si è svolta a Roma la manifestazione degli agricoltori di Confagricoltura Basilicata contro il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli e per sensibilizzare le forze politiche, le istituzioni, i media e l'opinione pubblica sull'importanza del ruolo che i settori dell'agricoltura e dell'agroalimentare rivestono al fine di creare crescita e occupazione in Italia.
Per rendere concreta la mobilitazione, si sono tenuti degli incontri con cariche politiche nazionali come con la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, il consigliere della presidente della Camera, Carlo Leoni, il presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, Luca Sani, i rappresentanti della Commissione Agricoltura, della Conferenza delle Regioni e del ministero dell'Economia e delle Finanze, a cui è stato consegnato un approfondito documento con proposte e priorità del mondo agricolo.
"Per quanto riguarda la partita dell' Imu agricola, se, come ha detto il ministro Martina, è aperta - affermano i vertici di Confagricoltura Basilicata - noi la vogliamo giocare affermano i vertici di Confagricoltura Basilicata". Le misure tampone decise, convertite ultimamente in legge, "sono assolutamente insufficienti per lenire gli effetti di una tassazione che grava in maniera pesantissima sui fattori di produzione. Oltre tutto c'è stata una progressione che ha visto quasi triplicare il carico fiscale: la vecchia Ici era di 350 milioni di euro, oggi siamo a 900 milioni di euro. Ma soprattutto è stato sbagliato il modo con cui è stato fatto questo provvedimento, per questo occorre fermarsi subito".
"Bisogna assolutamente trovare al più presto una soluzione che rispetti il comparto agricolo, così come – continua Confagricoltura Basilicata – assolutamente va accelerata l'applicazione della riforma della PAC superando alcune recenti decisioni negative non in linea con le esigenze dell'agricoltura lucana e va sollecitato l'approvazione rapida dei PSR per far partire al più presto i bandi".
E conclude con parole ferme e decise: "Ora aspettiamo che si convochi al più presto il Tavolo di Concertazione. Se sull'IMU non si cambia siamo pronti a consegnare le chiavi delle aziende!"
Per rendere concreta la mobilitazione, si sono tenuti degli incontri con cariche politiche nazionali come con la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, il consigliere della presidente della Camera, Carlo Leoni, il presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, Luca Sani, i rappresentanti della Commissione Agricoltura, della Conferenza delle Regioni e del ministero dell'Economia e delle Finanze, a cui è stato consegnato un approfondito documento con proposte e priorità del mondo agricolo.
"Per quanto riguarda la partita dell' Imu agricola, se, come ha detto il ministro Martina, è aperta - affermano i vertici di Confagricoltura Basilicata - noi la vogliamo giocare affermano i vertici di Confagricoltura Basilicata". Le misure tampone decise, convertite ultimamente in legge, "sono assolutamente insufficienti per lenire gli effetti di una tassazione che grava in maniera pesantissima sui fattori di produzione. Oltre tutto c'è stata una progressione che ha visto quasi triplicare il carico fiscale: la vecchia Ici era di 350 milioni di euro, oggi siamo a 900 milioni di euro. Ma soprattutto è stato sbagliato il modo con cui è stato fatto questo provvedimento, per questo occorre fermarsi subito".
"Bisogna assolutamente trovare al più presto una soluzione che rispetti il comparto agricolo, così come – continua Confagricoltura Basilicata – assolutamente va accelerata l'applicazione della riforma della PAC superando alcune recenti decisioni negative non in linea con le esigenze dell'agricoltura lucana e va sollecitato l'approvazione rapida dei PSR per far partire al più presto i bandi".
E conclude con parole ferme e decise: "Ora aspettiamo che si convochi al più presto il Tavolo di Concertazione. Se sull'IMU non si cambia siamo pronti a consegnare le chiavi delle aziende!"