Imu agricola, l’Anci nazionale condivide le preoccupazioni lucane
"Ci adopereremo per giungere ad una modifica del dispositivo"
sabato 20 dicembre 2014
12.00
L'Anci nazionale condivide le preoccupazioni e le criticità espresse dall' Anci Basilicata in merito al taglio netto del Fondo di solidarietà, tramite il pagamento dell'Imu agricola.
In una nota inviata alle associazioni dei comuni regionali, l'Anci nazionale ricorda che "le modalità con cui è stato effettuato il taglio non son state rese note e, in molti casi, non sembrano avere alcun legame con le situazioni locali. Il Mef ha agito unilateralmente senza produrre alcun documento metodologico".
Solo poche informazioni si traggono da alcune fonti: "Da notizie informali abbiamo appreso che sono stati utilizzati dati IRPEF e catastali, che comunque possono dare solo un'approssimazione del gettito acquisibile con la revisione, soprattutto per i comuni più piccoli".
Per il pagamento dell'Imu agricola, relativamente ai criteri in base all'altitudine, fissati da decreto ministeriale, l'Anci nazionale esprime una sua valutazione: "Il criterio è incongruo, così come la scelta di distinguere nei casi intermedi tra i terreni posseduti/condotti da coltivatori professionali e gli altri complica ulteriormente qualsiasi stima".
In questi giorni è atteso un decreto legge che sposterà il pagamento dell'Imu agricola a gennaio, e permetterà ai comuni di accertare sul 2014 la minore entrata da Fondo di solidarietà comunale. Ma l'Anci nazionale continuerà a battersi, nelle sedi opportune per "la revisione dei tagli effettuati che, tenga conto dell'effettivo gettito riscosso dalle nuove fattispecie imponibili". Nello specifico, l'Anci nazionale cercherà di adoperarsi al fine di "giungere ad una modifica del dispositivo che tenga conto dei criteri più significativi sotto il profilo territoriale, delle diverse redditività delle colture e delle esigenze di salvaguardia dei sistemi idrogeologici locali".
Per ulteriori risvolti si attende la riunione dell'Anci Basilicata, convocata per domenica 21 dicembre, dal presidente Salvatore Adduce.
In una nota inviata alle associazioni dei comuni regionali, l'Anci nazionale ricorda che "le modalità con cui è stato effettuato il taglio non son state rese note e, in molti casi, non sembrano avere alcun legame con le situazioni locali. Il Mef ha agito unilateralmente senza produrre alcun documento metodologico".
Solo poche informazioni si traggono da alcune fonti: "Da notizie informali abbiamo appreso che sono stati utilizzati dati IRPEF e catastali, che comunque possono dare solo un'approssimazione del gettito acquisibile con la revisione, soprattutto per i comuni più piccoli".
Per il pagamento dell'Imu agricola, relativamente ai criteri in base all'altitudine, fissati da decreto ministeriale, l'Anci nazionale esprime una sua valutazione: "Il criterio è incongruo, così come la scelta di distinguere nei casi intermedi tra i terreni posseduti/condotti da coltivatori professionali e gli altri complica ulteriormente qualsiasi stima".
In questi giorni è atteso un decreto legge che sposterà il pagamento dell'Imu agricola a gennaio, e permetterà ai comuni di accertare sul 2014 la minore entrata da Fondo di solidarietà comunale. Ma l'Anci nazionale continuerà a battersi, nelle sedi opportune per "la revisione dei tagli effettuati che, tenga conto dell'effettivo gettito riscosso dalle nuove fattispecie imponibili". Nello specifico, l'Anci nazionale cercherà di adoperarsi al fine di "giungere ad una modifica del dispositivo che tenga conto dei criteri più significativi sotto il profilo territoriale, delle diverse redditività delle colture e delle esigenze di salvaguardia dei sistemi idrogeologici locali".
Per ulteriori risvolti si attende la riunione dell'Anci Basilicata, convocata per domenica 21 dicembre, dal presidente Salvatore Adduce.