Imu agricola, il Tar del Lazio decreta la sospensione della tassa
Adduce: “Il governo è obbligato a reintegrare il fondo di solidarietà”
mercoledì 24 dicembre 2014
11.45
Il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli è stato sospeso dal Tar del Lazio.
Il decreto ministeriale del 28 novembre in merito al pagamento dell'Imu agricola è stato sospeso, fino al 21 gennaio 2015, dal Tar del Lazio. Di fatti, l'organo giudiziario ha accolto in via preliminare il ricorso presentato dall'Anci Umbria, capofila di una serie di Anci regionali.
Le motivazioni sulla sospensione riguardo il pagamento della tassa entro il 26 gennaio, sono "la assoluta incertezza dei criteri applicativi, la irragionevolezza dell'imposizione, gli effetti gravi sul pareggio di bilancio dei Comuni, il rischio dissesto, le pesanti conseguenze sull'erogazione dei servizi, i ristrettissimi tempi per la riscossione del tributo e la palese violazione delle norme a tutela del contribuente in materia di retroattività".
Il presidente dell'Anci Basilicata, Salvatore Adduce, ha mostrato soddisfazione dopo la pronuncia del Tar del Lazio: "Sono le stesse motivazioni che i sindaci lucani hanno rappresentato nel corso dell'assemblea straordinaria svoltasi domenica a Potenza". Dopo la sentenza il governo centrale "è obbligato al momento a reintegrare il fondo di solidarietà nazionale, tagliato per 350 milioni di euro. Mentre i contribuenti non sono attualmente tenuti al pagamento dell'Imu agricola. La sospensiva del Tar è valida fino al 21 gennaio 2015, data già fissata per la trattazione collegiale della camera di consiglio".
L'apporto della regione lucana al governo è assicurato: "Come già emerso nel corso dell'assemblea – prosegue il sindaco di Matera - i sindaci lucani sono pronti a fare la loro parte e ad offrire la massima collaborazione al Governo fortemente impegnato a far uscire il Paese dalla crisi economica in cui è immerso anche attraverso una drastica riduzione del debito pubblico". Ma è opportuno che il governo centrale "sappia anche ascoltare le istanze che arrivano dai territori per evitare provvedimenti sbagliati e profondamente dannosi per i cittadini e per il sistema delle autonomie locali".
Il decreto ministeriale del 28 novembre in merito al pagamento dell'Imu agricola è stato sospeso, fino al 21 gennaio 2015, dal Tar del Lazio. Di fatti, l'organo giudiziario ha accolto in via preliminare il ricorso presentato dall'Anci Umbria, capofila di una serie di Anci regionali.
Le motivazioni sulla sospensione riguardo il pagamento della tassa entro il 26 gennaio, sono "la assoluta incertezza dei criteri applicativi, la irragionevolezza dell'imposizione, gli effetti gravi sul pareggio di bilancio dei Comuni, il rischio dissesto, le pesanti conseguenze sull'erogazione dei servizi, i ristrettissimi tempi per la riscossione del tributo e la palese violazione delle norme a tutela del contribuente in materia di retroattività".
Il presidente dell'Anci Basilicata, Salvatore Adduce, ha mostrato soddisfazione dopo la pronuncia del Tar del Lazio: "Sono le stesse motivazioni che i sindaci lucani hanno rappresentato nel corso dell'assemblea straordinaria svoltasi domenica a Potenza". Dopo la sentenza il governo centrale "è obbligato al momento a reintegrare il fondo di solidarietà nazionale, tagliato per 350 milioni di euro. Mentre i contribuenti non sono attualmente tenuti al pagamento dell'Imu agricola. La sospensiva del Tar è valida fino al 21 gennaio 2015, data già fissata per la trattazione collegiale della camera di consiglio".
L'apporto della regione lucana al governo è assicurato: "Come già emerso nel corso dell'assemblea – prosegue il sindaco di Matera - i sindaci lucani sono pronti a fare la loro parte e ad offrire la massima collaborazione al Governo fortemente impegnato a far uscire il Paese dalla crisi economica in cui è immerso anche attraverso una drastica riduzione del debito pubblico". Ma è opportuno che il governo centrale "sappia anche ascoltare le istanze che arrivano dai territori per evitare provvedimenti sbagliati e profondamente dannosi per i cittadini e per il sistema delle autonomie locali".