Il nido della cultura diventa discarica

Il palazzo di via Croce al limite del degrado

sabato 21 giugno 2014 08.30
Nelle aree degradate e abbandonate, del territorio materano, spunta un edificio incompleto che ormai da trent'anni vive in uno stato fatiscente. Si tratta dello stabile, a tre piani, presso Via Benedetto Croce inizialmente progettato per ospitare una biblioteca comunale.

Nei primi anni 80' l'amministrazione comunale cominciò i lavori, mai portati a termine. Negli anni a seguire il complesso è stato pian piano dimenticato dalla pubblica amministrazione e scoperto, invece, dagli extracomunitari e non solo, che lo hanno eletto rifugio ideale. Un luogo dove non è difficile imbattersi anche in tossicodipendenti come testimoniato dalle siringhe gettate nei dintorni e dove il degrado regna sovrano tra cartoni, carte, liquami e rifiuti abbandonati. In sintesi: una discarica a cielo aperto su una distesa di erba alta e secca.
L'amministrazione comunale, di fatto, non è mai intervenuta nel corso degli anni. Ha avanzato delle proposte, come quella del 2006 quando il Consiglio Comunale ha deliberato la riqualificazione dell'edificio per farne un centro di accoglienza per gli extracomunitari. Una proposta andata in frantumi nel corso del tempo, non avendo avuto riscontro nella realtà e soprattutto non essendo mai arrivata nell'agenda ammnistrativa.

Altre proposte sono pervenute da associazioni come il WWF e Brio che hanno guardato all'edificio come occasione per costituire un centro per attività di protezione civile o come sede della Polizia locale. Mentre il Presidente del Centro islamico cittadino si augurava, nel 2009, in una riqualificazione dell'immobile per destinarlo ad un centro interculturale al servizio di tutti.
Certo, bisogna che il problema venga risolto ed almeno trovare una soluzione per le persone che usufruiscono dello stabile, dando loro sistemazioni più dignitose.

Per una città che si appresta a diventare Capitale Europea della Cultura gli esempi di degrado prolungato in un tempo indefinibile, come questo, non fanno di certo bene. La cultura, incentrata sulla creatività e sul cambiamento di rotta, deve servire anche a recuperare i luoghi pubblici che possono diventare occasioni di sviluppo.


biblioteca via croce
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