Il mistero irrisolto del cantiere di via Annunziatella
Pedicini: “Cantiere in stato di degrado e operazioni poco chiare”
mercoledì 11 febbraio 2015
8.52
Un cantiere senza fine e in stato di abbandono quello di via Annunziatella. Luogo destinato inizialmente - da piano regolatore contenuto in una delibera di consiglio del 2006 - come giardino dello sport, poi trasformato nel 2012 in una stazione di rifornimento, concedendo in affitto quell'area alla società Q8 petroleum Italia s.p.a., per 9 anni pattuendo un compenso di 2.000 euro al mese.
Una questione non sfuggita al consigliere comunale forzista, Adriano Pedicini, che si dice sconcertato da questo mutamento: "Una stupidità unica, una cosa senza senso, non vi sono argomenti logici per definire quest'operazione, perché dopo pochi mesi, gli stessi protagonisti che hanno stipulato il contratto di affitto, ne chiedono la recessione e la restituzione del sito bonificato da quanto non si era neanche terminato di costruire; questa in breve sintesi la grottesca storia; ridicola se a ciò si somma anche il fatto che i nostri amministratori sono stati capaci di concedere le autorizzazioni ad eseguire lavori". Ed aggiunge il seguito: "Da qui gli ovvi contenziosi che poi, altrettanto ovviamente non portano a nessuna conclusione se non ad un aggravio economico di spese di giustizia e di risarcimenti".
Lo stato attuale di abbandono e degrado del cantiere è visibile agli occhi di tutti: "Oggi tutto ciò si mostra alla città – afferma Pedicini - via Annunziatella non ha né un parcheggio con giardino, né un distributore di carburanti. Quello che appare è una misera recinzione di cantiere, un luogo degradato e vandalizzato che da tre anni fa bella mostra di se, ma quel che è peggio è che a tale situazione vi è rassegnazione, tutto rimarrà in quelle condizioni per chi sa quanti anni in attesa delle decisioni della giustizia, nessuno ne parla più".
I misteri del cantiere assillano il consigliere: "Passeranno anni ancora perché questa storia abbia un suo epilogo, chi sa per quanto tempo quella zona rimarrà in quelle condizioni, ma come al solito questa stravagante storia non ha alcun responsabile, nessuno spiega i perché della stipula, come se quel contratto d'affitto per pochi spiccioli si sia autoprodotto". La situazione critica è una 'mannaia' sui cittadini che "pagano gli insulsi capricci di qualche amministratore che continua a dire che i conti sono in ordine, ma ciò non giustifica lo sperpero di denaro pubblico e gli atti amministrativi senza alcuna logica; con quel denaro scialacquato e regalato si possono realizzare cose utili per la città".
Una questione non sfuggita al consigliere comunale forzista, Adriano Pedicini, che si dice sconcertato da questo mutamento: "Una stupidità unica, una cosa senza senso, non vi sono argomenti logici per definire quest'operazione, perché dopo pochi mesi, gli stessi protagonisti che hanno stipulato il contratto di affitto, ne chiedono la recessione e la restituzione del sito bonificato da quanto non si era neanche terminato di costruire; questa in breve sintesi la grottesca storia; ridicola se a ciò si somma anche il fatto che i nostri amministratori sono stati capaci di concedere le autorizzazioni ad eseguire lavori". Ed aggiunge il seguito: "Da qui gli ovvi contenziosi che poi, altrettanto ovviamente non portano a nessuna conclusione se non ad un aggravio economico di spese di giustizia e di risarcimenti".
Lo stato attuale di abbandono e degrado del cantiere è visibile agli occhi di tutti: "Oggi tutto ciò si mostra alla città – afferma Pedicini - via Annunziatella non ha né un parcheggio con giardino, né un distributore di carburanti. Quello che appare è una misera recinzione di cantiere, un luogo degradato e vandalizzato che da tre anni fa bella mostra di se, ma quel che è peggio è che a tale situazione vi è rassegnazione, tutto rimarrà in quelle condizioni per chi sa quanti anni in attesa delle decisioni della giustizia, nessuno ne parla più".
I misteri del cantiere assillano il consigliere: "Passeranno anni ancora perché questa storia abbia un suo epilogo, chi sa per quanto tempo quella zona rimarrà in quelle condizioni, ma come al solito questa stravagante storia non ha alcun responsabile, nessuno spiega i perché della stipula, come se quel contratto d'affitto per pochi spiccioli si sia autoprodotto". La situazione critica è una 'mannaia' sui cittadini che "pagano gli insulsi capricci di qualche amministratore che continua a dire che i conti sono in ordine, ma ciò non giustifica lo sperpero di denaro pubblico e gli atti amministrativi senza alcuna logica; con quel denaro scialacquato e regalato si possono realizzare cose utili per la città".