Il M5S contro la discarica

Continuano gli attacchi alla giunta comunale per l'approvazione delle variazioni al bilancio

lunedì 22 settembre 2014 10.58
A cura di Vittoria Scasciamacchia
Il Movimento 5 Stelle di Matera non ci sta ad accettare in silenzio le variazioni al bilancio 2014 effettuate dal consiglio comunale in data 17 Settembre 2014.

Nonostante le perplessità di alcuni consiglieri, si è proceduto a ratificare una variazione urgente che favorisce la discarica comunale e penalizza interventi a favore della cultura e della riqualificazione urbana di Matera.

"In quattro anni di amministrazione solo in due occasioni si è fatto ricorso ad una variazione di bilancio così improvvisa", sottolineano gli attivisti del Movimento 5 Stelle. Un dato di fatto ribadito dallo stesso sindaco Adduce nel corso dell'assise cittadina.

"La variazione di bilancio ha spostato oltre 100.000 euro a favore della discarica di Matera per incarichi professionali e per l'acquisto di un impianto di compostaggio. Improvvisamente l'amministrazione comunale, evidentemente troppo distratta da Matera2019, si è ricordata di avere la discarica colma e l'AIA scaduta (autorizzazione regionale) - incalzano gli attivisti del movimento - naufragata ormai del tutto l'idea di spostare i rifiuti in Puglia, l'unica via di uscita per non entrare in piena emergenza risulta affrettarsi a cercare di mettere in regola la discarica, confidando in un rapido rinnovo dell'AIA e avviando frettolosamente le consulenze esterne necessarie".

I grillini ribadiscono, dunque, un concetto ampiamente espresso da alcuni consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, già in sede di consiglio comunale che non ha trovato alcuna risposta soddisfacente da parte della giunta. "Ciò che contestiamo è soprattutto il metodo e l'approssimazione con cui si affronta una questione così importante per la città. In quattro anni di amministrazione questa giunta non è riuscita ad affrontare, in maniera programmata e per tempo, un problema rilevante come la gestione dei rifiuti, preoccupandosene solo in stato di urgenza. Tra le spese previste emerge l'acquisto di un impianto di compostaggio, a riprova che questa nella discarica di La Martella, non funziona come temevamo e abbiamo denunciato da tempo".

Il Movimento 5 Stelle invita, infine, a riflettere sullo scenario normativo nazionale che si prospetta nefasto, in primis a causa del decreto Sblocca Italia, e che non promette nulla di buono per la Basilicata.
"Col decreto, infatti, il Governo intende accentrare su di sé ogni scelta per la realizzazione di nuovi inceneritori. Entro novanta giorni il Ministero dell'Ambiente farà l'elenco degli inceneritori esistenti; aggiungendone di nuovi, inoltre, le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale avranno tempi dimezzati (30 giorni invece di 60 per studiare e produrre osservazioni in una VIA). Tutti gli inceneritori diventeranno di interesse strategico nazionale, quindi difendibili anche con l'esercito e i mitra, come accaduto ad Acerra. Si arriva al paradosso che un impianto per il riciclo e il riutilizzo, come ad esempio un impianto meccanico biologico o di compostaggio, che produce terriccio dalla frazione umida, non sarà considerato strategico mentre lo sarà un inceneritore, ora chiamato "impianto di termotrattamento", che inquina l'aria e produce ceneri tossiche da smaltire in discarica. Non stupiamoci allora quando leggiamo che la Basilicata è regione record per le malattie tumorali".