Il consiglio comunale si schiera con i lavoratori di Natuzzi e Datacontact

Approvati d’urgenza due ordini del giorno sulle rispettive vertenze. Deliberata la rimodulazione Tari.

martedì 29 dicembre 2015 2.25
A cura di Marco Delli Noci
Non erano contenute nell'elenco degli ordini del giorno, ma durante l'ultima seduta di consiglio comunale le deliberazioni urgenti a sostegno dei lavoratori a rischio esubero di Natuzzi e Datacontact sono state approvate all'unanimità.

L'assise consiliare - inizialmente turbolenta per le proteste accese dei cittadini sull'aumento vertiginoso della Tari e per le sollecitazioni pressanti dei lavoratori della Natuzzi – ha approvato due ordini del giorno che chiedono al sindaco e alla giunta di avviare trattative in merito alle rispettive vertenze per scongiurare l'esubero di unità lavorative.

Le due questioni sono differenti. Per quanto riguarda l'azienda Natuzzi, circa 365 lavoratori sono stati esclusi dal contratto di solidarietà e trasferiti nello stabilimento di Ginosa che chiuderà definitivamente ad ottobre 2016 per cessazione di attività. Pertanto il consiglio ha richiesto al sindaco di intervenire immediatamente al fine di promuovere un confronto risolutorio con il ministero del lavoro, il ministero dello sviluppo economico.

Invece relativamente alla questione Datacontact, le unità lavorative a rischio sono circa 400 in quanto il committente Telecom Italia ha dichiarato di non voler proseguire le attività di contact center appaltate, dopo la naturale scadenza del contratto del 31 dicembre 2015. Su questo fronte i consiglieri hanno richiesto al presidente del consiglio, al ministero del lavoro e dello sviluppo economico, di attivarsi presso i vertici aziendali Telecom affinchè si scongiuri l'esubero.

Di certo l'unità d'intenti, almeno ad inizio seduta, è mancata sull'argomento Tari. La mozione d'indirizzo, presentata dalla minoranza, impegnava la giunta ad uno slittamento delle rate mensili fino a giugno 2016 e ad una rideterminazione della tassa. Una proroga delle rate non applicabile, come ha affermato l'assessore al bilancio, Eustachio Quintano: "Non è possibile accertare nel bilancio 2015, sul piano tecnico-legislativo, tutte quelle somme che trovano riscossione oltre il 30 aprile 2016. Queste cifre sono necessarie affinchè non si sfori il patto di stabilità. Inoltre un ulteriore slittamento porterebbe a sovrapposizioni con le entrate relative al 2016".

Poi il dibattito è proseguito con i rimpalli di responsabilità tra le parti in consiglio. "L'errore principale sulla Tari riguarda una cattiva considerazione della spesa totale. Di fatti – ha asserito il consigliere Montemurro – si poteva lavorare meglio con una redistribuzione equa tra utenze domestiche e impresa". Di contro il consigliere di Forza Matera, Michele Casino: "La determinazione della tassa ingloba l'impegno della somma di 400.000 euro per chiudere la discarica. Decisione voluta dalla passata amministrazione targata Adduce". Le cartelle esattoriali sono giunte in ritardo, ha continuato il consigliere di maggioranza, "per appurare come poter abbassare il costo dell'imposta, grazie al nuovo trattamento dei rifiuti".

Di fatti una delle soluzioni previste dall'amministrazione comunale è creare un "salvadanaio" che possa abbassare i costi della Tari nel 2016, tramite il nuovo corso di recupero rifiuti. Snodo importante attraverso il quale le due parti del consiglio hanno trovato un accordo, così giungendo all'approvazione all'unanimità della delibera di giunta sulla rimodulazione della Tari fino ad aprile 2016. Tra l'altro il provvedimento ha integrato l'ordine del giorno della minoranza, originariamente mozione d'indirizzo, nel quale si chiede di "considerare la somma eccedente dal pagamento Tari 2015 come versamento in compensazione per la Tari 2016 corrisposta ad ogni singola utenza domestica".

In seguito sono state approvate a maggioranza semplice, con astensione compatta della minoranza, tre delibere di giunta su variazione al bilancio di previsione 2015 in termini di competenza e cassa. Variazioni coperte da finanziamenti regionali riguardanti diverse attività: quella che ha visto come soggetto attuatore Sviluppo Basilicata per una somma di 15.000 euro; il concerto natalizio del maestro Olmi con un importo pari a 40.000 euro; 60.000 euro invece sono stati impegnati per la gestione della nottata del 31 dicembre, relativa al capodanno su Rai Uno in diretta da Matera.

L'assise successivamente ha nominato il collegio dei revisori dei conti per il triennio 2016-2017-2018, ma ha mancato l'appuntamento con l'approvazione delle le determinazioni consequenziali al legale discarico del tesoriere a seguito di intervenuto pignoramento. Infatti al momento della votazione in merito alla sospensione dei lavori del consiglio per delucidazioni sull'argomento è mancato il numero legale dei consiglieri.

La convocazione per discutere gli altri punti all'ordine del giorno è rimandata al 31 dicembre, giorno tanto atteso per l'evento clou del capodanno su Rai Uno.
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