Il Comune aggiudica gara dichiarata illegittima dall’Anac
Il reclamo di Confapi Matera
martedì 9 giugno 2015
13.40
Colpo di scena. Palazzo di città ha aggiudicato la gara sulla piattaforma informatica multi servizi, nonostante una delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione ha ritenuto il bando illegittimo su segnalazione di Confapi Matera.
L'associazione delle piccole e medie imprese del materano, dopo ripetute lettere inviate all'amministrazione, aveva segnalato all'Anac le irregolarità di un bando di gara che, violando la par condicio tra i concorrenti, limitava la concorrenza e la libera partecipazione attraverso la richiesta di requisiti molto specifici ed escludendo i "titoli equivalenti".
Ripercorrendo la vicenda, la gestione del bando era stata affidata alla centrale di committenza ASMEL, società consortile. Ma a seguito dell'esposto di Confapi Matera, l'Autorità presieduta da Raffaele Cantone – con la delibera numero 32 del 30 aprile 2015 - aveva escluso che ASMEL potesse essere legittimata ad espletare attività di intermediazione negli appalti pubblici, cioè non poteva fungere da centrale di committenza. E conseguentemente, concludeva la delibera Anac, le gare poste in essere da ASMEL sono prive del presupposto di legittimazione.
Adesso, nonostante l'illegittimità e le irregolarità riscontrate anche da Cantone, con verbale del 5 giugno 2015 il Comune di Matera ha aggiudicato l'appalto, affidandosi per tali procedure ad ASMEL.
Pertanto Confapi, in un suo comunicato, ha chiesto ancora una volta "l'intervento dell'Anac al fine di garantire l'adozione di procedure rispettose della legalità, della trasparenza e della par condicio tra i concorrenti. Infatti, la segnalazione precedente si fondava proprio sul mancato rispetto del Codice degli Appalti, individuando le illegittimità del bando che avrebbero dovuto comportare la sospensione della procedura in atto, a prescindere dal mancato riconoscimento di ASMEL come soggetto legittimato ad espletare la gara di evidenza pubblica".
L'associazione delle piccole e medie imprese del materano, dopo ripetute lettere inviate all'amministrazione, aveva segnalato all'Anac le irregolarità di un bando di gara che, violando la par condicio tra i concorrenti, limitava la concorrenza e la libera partecipazione attraverso la richiesta di requisiti molto specifici ed escludendo i "titoli equivalenti".
Ripercorrendo la vicenda, la gestione del bando era stata affidata alla centrale di committenza ASMEL, società consortile. Ma a seguito dell'esposto di Confapi Matera, l'Autorità presieduta da Raffaele Cantone – con la delibera numero 32 del 30 aprile 2015 - aveva escluso che ASMEL potesse essere legittimata ad espletare attività di intermediazione negli appalti pubblici, cioè non poteva fungere da centrale di committenza. E conseguentemente, concludeva la delibera Anac, le gare poste in essere da ASMEL sono prive del presupposto di legittimazione.
Adesso, nonostante l'illegittimità e le irregolarità riscontrate anche da Cantone, con verbale del 5 giugno 2015 il Comune di Matera ha aggiudicato l'appalto, affidandosi per tali procedure ad ASMEL.
Pertanto Confapi, in un suo comunicato, ha chiesto ancora una volta "l'intervento dell'Anac al fine di garantire l'adozione di procedure rispettose della legalità, della trasparenza e della par condicio tra i concorrenti. Infatti, la segnalazione precedente si fondava proprio sul mancato rispetto del Codice degli Appalti, individuando le illegittimità del bando che avrebbero dovuto comportare la sospensione della procedura in atto, a prescindere dal mancato riconoscimento di ASMEL come soggetto legittimato ad espletare la gara di evidenza pubblica".