Il coderdojo arriva anche a La Martella
Alunni e docenti a scuola di programmazione open source
martedì 17 marzo 2015
17.32
Anche gli alunni e gli insegnanti del borgo La Martella impareranno a programmare software open source e prendere dimestichezza con le tecnologie più avanzate per un'offerta didattica al passo con i tempi.
Sul solco del dossier di candidatura di Matera Capitale europea della cultura per il 2019 e delle attività rivolte alla formazione delle risorse umane in materia di innovazione tecnologica il Comune di Matera ha organizzato per mercoledì 18 marzo, alle ore 15, nella sede del borgo La Martella dell'Istituto comprensivo (ex V° Circolo) "Padre Semeria" una sessione del coderdojo rivolta a 60 bambini della scuola primaria e a una piccola delegazione della scuola dell'infanzia.
Saranno presenti il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l'assessore comunale all'Istruzione, Flores Montemurro, Francesco Piersoft Paolicelli, Digital Champion di Matera, il dirigente scolastico, Gerardo Desiante.
"CoderDojo – afferma Piersoft Paolicelli - è un movimento senza scopo di lucro che si occupa di istituire dei club e organizzare incontri gratuiti per insegnare ai giovani a programmare. Nato in Irlanda nel 2011, si rivolge a bambini e adolescenti e si sta espandendo a livello globale. CoderDojo promuove l'utilizzo del software open source e gratuito e dispone di una forte rete di soci e volontari a livello globale".
Saranno coinvolti la mattina bambini delle terze e quarte classi della scuola primaria, mentre dalle ore 15 in contemporanea bambini della scuola dell'infanzia (una rappresentanza) e le quinte elementari. L'evento è aperto a tutti, stampa e cittadini, anche se sarà presso la Scuola "Semeria". Fa parte del progetto #opencodercity che prevede, tra le altre cose, coderdojo in ogni scuola in maniera cooperativa con mentori delle scuole già avviate. Il programma prevede alle ore 10 il Teacher Dojo ossia la formazione per insegnanti e adulti, alle ore 11.30 kids terze e quarte elementari, alle 15 kids quinte classi elementari e scuole medie.
"Per la prima volta – afferma l'assessore Montemurro - il coderdojo arriva in un quartiere periferico della città. E' la testimonianza tangibile del percorso di valorizzazione che abbiamo intrapreso nel borgo La Martella non solo attraverso un grande investimento finanziario per la riqualificazione delle strade e delle infrastrutture culturali come il teatro Quaroni, ma anche avviando una fase sperimentale di formazione. La scuola di La Martella diventa così un laboratorio di innovazione tecnologica molto utile per i piccoli allievi del borgo e per le loro famiglie. Fra l'altro questa scuola ha vinto il progetto nazionale "Vorrei una legge che..." che porterà allievi e docenti il 27 marzo a Roma per visitare il Senato".
"Questa iniziativa – spiega il sindaco, Salvatore Adduce – si inserisce perfettamente nel quadro dei progetti indicati nel dossier di candidatura. Il Coderdojo, già sperimentato molto positivamente nelle altre scuole della città, rappresenta, infatti, uno dei progetti molto apprezzati dalla giuria. Si tratta di avviare un investimento sulle risorse umane capace di avere effetti molto positivi sulla crescita delle nuove generazioni".
Sul solco del dossier di candidatura di Matera Capitale europea della cultura per il 2019 e delle attività rivolte alla formazione delle risorse umane in materia di innovazione tecnologica il Comune di Matera ha organizzato per mercoledì 18 marzo, alle ore 15, nella sede del borgo La Martella dell'Istituto comprensivo (ex V° Circolo) "Padre Semeria" una sessione del coderdojo rivolta a 60 bambini della scuola primaria e a una piccola delegazione della scuola dell'infanzia.
Saranno presenti il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l'assessore comunale all'Istruzione, Flores Montemurro, Francesco Piersoft Paolicelli, Digital Champion di Matera, il dirigente scolastico, Gerardo Desiante.
"CoderDojo – afferma Piersoft Paolicelli - è un movimento senza scopo di lucro che si occupa di istituire dei club e organizzare incontri gratuiti per insegnare ai giovani a programmare. Nato in Irlanda nel 2011, si rivolge a bambini e adolescenti e si sta espandendo a livello globale. CoderDojo promuove l'utilizzo del software open source e gratuito e dispone di una forte rete di soci e volontari a livello globale".
Saranno coinvolti la mattina bambini delle terze e quarte classi della scuola primaria, mentre dalle ore 15 in contemporanea bambini della scuola dell'infanzia (una rappresentanza) e le quinte elementari. L'evento è aperto a tutti, stampa e cittadini, anche se sarà presso la Scuola "Semeria". Fa parte del progetto #opencodercity che prevede, tra le altre cose, coderdojo in ogni scuola in maniera cooperativa con mentori delle scuole già avviate. Il programma prevede alle ore 10 il Teacher Dojo ossia la formazione per insegnanti e adulti, alle ore 11.30 kids terze e quarte elementari, alle 15 kids quinte classi elementari e scuole medie.
"Per la prima volta – afferma l'assessore Montemurro - il coderdojo arriva in un quartiere periferico della città. E' la testimonianza tangibile del percorso di valorizzazione che abbiamo intrapreso nel borgo La Martella non solo attraverso un grande investimento finanziario per la riqualificazione delle strade e delle infrastrutture culturali come il teatro Quaroni, ma anche avviando una fase sperimentale di formazione. La scuola di La Martella diventa così un laboratorio di innovazione tecnologica molto utile per i piccoli allievi del borgo e per le loro famiglie. Fra l'altro questa scuola ha vinto il progetto nazionale "Vorrei una legge che..." che porterà allievi e docenti il 27 marzo a Roma per visitare il Senato".
"Questa iniziativa – spiega il sindaco, Salvatore Adduce – si inserisce perfettamente nel quadro dei progetti indicati nel dossier di candidatura. Il Coderdojo, già sperimentato molto positivamente nelle altre scuole della città, rappresenta, infatti, uno dei progetti molto apprezzati dalla giuria. Si tratta di avviare un investimento sulle risorse umane capace di avere effetti molto positivi sulla crescita delle nuove generazioni".