Il bilancio impietoso di Pedicini sull'amministrazione Adduce

"L'amministrazione ha dimenticato le promesse iniziali"

martedì 30 dicembre 2014 09.00
A cura di Marco Delli Noci
Il 2014 rimarrà nel cuore dei materani. E' stato l'anno in cui la città dei Sassi è salita sull'olimpo europeo con la nomina a Capitale europea della cultura per il 2019. Ma nonostante la vittoria, per l'amministrazione comunale sono stati 12 mesi turbolenti per le scelte effettuate.

Una nota fortemente polemica arriva dal consigliere comunale forzista, Adriano Pedicini, che traccia un bilancio dei 5 anni dell'amministrazione Adduce, giunta ormai alla fine del suo mandato: "5 anni di un governo che puntualmente, ma vanamente ho cercato di sollecitare su ogni carenza ed amnesia del suo programma iniziale, totalmente dimenticato per strada. Il 2014 sotto l'egida di questa amministrazione, ha mantenuto i deboli standard degli anni precedenti, ci affida una città sempre più povera, dove la spesa inconsistente e la tassazione sono stati i punti prevalenti su cui si è inciso".

La città è stata abbandonata alle sue carenze: "Quel che era programmato è ancora lì – spiega Pedicini - fermo al palo. Non ci rimane che osservare penosamente una intera periferia da sempre nell'abbandono; lavori eterni mai terminati, di strade mai fatte, di frane infinite, di lavori abbandonati e mai ripresi, di uno sperpero di denaro pubblico del quale nessuno da conto, di finanziamenti persi". Per il capogruppo di FI, la politica materana non è stata al servizio dei cittadini, ma "degli amorevoli amici, quel poco che si è fatto è stato gestito con affidamenti diretti e proroghe infinite e di bandi pubblici è meglio non parlare".

Le elezioni comunali del 2015 si avvicinano e il consigliere lancia un'altra frecciatina nei confronti della giunta Adduce: "Più ci si avvicina alle elezioni, più si tesse la ragnatela che imbriglia questa città nella logica del tira a campare e delle promesse mai mantenute. Un esempio per tutti è il recupero degli oneri PEEP, quelli che servivano a far cassa. Non se ne parla più, in 5 anni non si è stati capaci di far entrare nelle casse comunali circa 15 milioni di euro, oggi magicamente dimezzati, nessuno ha il coraggio di portare a termine questo compito per paura di perdere qualche elettore".

Il settore della mobilità urbana è stato, a quanto detto da Pedicini, approssimativo. Di fatti, il consigliere lamenta di "una città priva di infrastrutture primarie che si prepara ad affrontare un turismo in forte crescita senza aver un luogo dove far parcheggiare i torpedoni". Ormai da anni "si è fatto solo un gran parlare di un terminal bus, ma nella sostanza niente. Piccole cose che potevano essere rapidamente realizzate. A questo si aggiunga l'enorme disfunzione ed incapacità gestionale dei parcheggi, della viabilità sostenibile e delle ZTL e ci si ritroverà in un quadro che nella primavera 2015 rischierà il collasso".

Un ultimo pensiero va alla Polizia Municipale, con l'auspicio di un nuovo bando per il ricambio generazionale: "Un pensiero di fine anno deve essere rivolto a chi in tutto questo gran caos ci lavora e ci mette la faccia e fa il possibile per il rispetto delle regole: la nostra vecchia Polizia Municipale che per oltre la metà è fatta di lavoratori ultra sessantenni. Su costoro, spesso vilipesi e beffati, gettati in strada con tutti i problemi, ricadono inopportune responsabilità per il sol fatto che sono il tramite tra cittadino e l'amministrazione che non funziona. Qualche segnale di stanchezza è giunto, forse è ora che qualcuno pensi a nuove assunzioni per i lavoratori della Polizia Locale, magari con un bando a ridosso delle elezioni".