I sindacati scrivono a Conte, queste le priorità della Basilicata

Quattro temi tra cui lo sviluppo che può partire da Matera2019

martedì 12 febbraio 2019
Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ieri ha incontrato a Potenza i sindaci della Basilicata per presentare il contratto istituzionale per lo sviluppo del Sud.

I sindacati Cgil, Cisl e Uil non sono stati invitati. Così hanno trasmesso al presidente Conte un documento in cui relazionano sulle priorità della regione. I temi esposti si dividono in quattro aree: infrastrutture, Matera 2019, Zona economica speciale, petrolio. Quello delle infrastrutture, secondo i sindacati, è cruciale poiché esiste una ''moltitudine di opere pubbliche bloccate o che si trascinano lentamente verso un approdo che appare sempre sfuggente, in particolare nel settore delle infrastrutture di trasporto in cui la Basilicata conta un non invidiabile primato di arretratezza'' e ''si tratta di assolute priorità per l'importanza che esse rivestono nella mobilità di merci e persone sul territorio regionale''.

Per Matera2019, ritenuto ''la stazione di partenza di un percorso'', le sigle del lavoro presentano alcune proposte tra cui ''la definizione di un contratto di sito e di area; la risoluzione delle questioni logistico-infrastrutturali; la creazione mirata su Matera di alcuni presidi permanenti di innovazione (design, urbanistica e architettura dei centri urbani minori, servizi innovativi, marchio made in Matera) per dare continuità all'esperienza di capitale europea della cultura''.

"È indubbio che il successo di Matera 2019 è tanto maggiore quanto più gli eventi proposti potenziano l'infrastruttura materiale e anche immateriale della città - sostengono i segretari generali delle organizzazioni lucane - producendo non solo reddito aggiuntivo, nuova occupazione, sviluppo locale, ma anche consolidando e reinventando il capitale sociale e umano. Si tratta ora di raccogliere e consolidare gli elementi di "invenzione" di un modello di industria culturale e di progetto di rigenerazione urbana nel lavoro quotidiano delle forze in campo per Matera 2019".

Aggiungono i sindacati: "C'è poi il problema, non certamente secondario, di tenere un monitoraggio sempre aggiornato della rete attuativa delle opere e degli interventi in corso di realizzazione. La valutazione dei processi programmati, infatti, ha rilevanza sociale e sindacale oltre che tecnica. Per il complesso di interventi che stanno interessando la città di Matera, per un valore stimato di circa 60 milioni di euro, stimiamo un potenziale effetto occupazionale di almeno di un migliaio di nuovi posti di lavoro. Il nostro auspicio è dunque di arrivare a un'intesa e a un crono-programma condiviso e credibile su questi e altri punti qualificanti per rafforzare Matera 2019".

I sindacati auspicano "un contagio delle buone pratiche sperimentate a Matera per fare della Città dei Sassi una capitale cosmopolita aperta sul futuro ma anche una finestra aperta sullo sviluppo dell'entroterra lucano. Un obiettivo che può essere raggiunto con il rafforzamento della cooperazione istituzionale e il suo allargamento alle parti sociali".