I metalmeccanici lucani scioperano per il rinnovo del contratto nazionale
Tre le iniziative a Potenza, Melfi e Matera organizzate da Fim Fiom Uilm
lunedì 25 luglio 2016
12.11
I lavoratori metalmeccanici lucani tornano ad incrociare le braccia in occasione dello sciopero nazionale di 4 ore proclamato dai sindacati di categoria Fim Fiom Uilm per il rinnovo del contratto. In Basilicata previste tre iniziative. Le prime due domani, dalle 10, a Potenza davanti alla Dalmine (ex Marcegaglia) e a Melfi nel piazzale della Yangfen (ex Johnson Controls). Si replica a Matera il 27 davanti alla sede della Comer. Lo sciopero sarà articolato su tre turni: dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 e dalle 2 alle 6.
Fim Fiom Uilm hanno proclamato questo nuovo pacchetto di scioperi in quanto "la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici - si legge in una nota unitaria - sta registrando un grave stallo a causa delle rigidità di Federmeccanica e Assistal su diversi punti rilevanti. Fim Fiom Uilm ribadiscono la volontà di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale".
Per i sindacati "la proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce al 95 per cento dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il contratto nazionale. Va invece confermato il sistema su due livelli, con il ruolo generale del Ccnl sulle normative e sulla tutela del potere di acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche".
Fim Fiom Uilm hanno proclamato questo nuovo pacchetto di scioperi in quanto "la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici - si legge in una nota unitaria - sta registrando un grave stallo a causa delle rigidità di Federmeccanica e Assistal su diversi punti rilevanti. Fim Fiom Uilm ribadiscono la volontà di giungere ad un contratto in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale".
Per i sindacati "la proposta formulata da Federmeccanica e Assistal sul salario non riconosce al 95 per cento dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il contratto nazionale. Va invece confermato il sistema su due livelli, con il ruolo generale del Ccnl sulle normative e sulla tutela del potere di acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche".