I lavoratori Datacontact chiedono intervento del Prefetto

Domani manifestazione a Matera

venerdì 8 aprile 2016 10.32
Ennesimo grido di dolore dei lavoratori Datacontac preoccupati per il loro futuro eper quello dell'azienda. Questa volta la richiesta di intervento è indirizzata al Prefetto di Matera a cui si chiede un incontro per discutere della trattativa attivata presso il Ministero dello Sviluppo Economico a seguito della riunione presso la Prefettura lo scorso.

"Rammenterà – scrivono i lavoratori al Prefetto - che in quella sede Telecom, anche grazie al Suo prezioso contributo alla risoluzione della incresciosa vicenda che vede coinvolti tanti lavoratori e tante famiglie, si è formalmente impegnata a mantenere i livelli occupazionali nel territorio, pur affidando ad altro soggetto la commessa. In presenza di tale formale impegno, si sarebbero dovute unicamente definire le modalità di passaggio del personale da Datacontact ad un altro soggetto, ferma restando l'attivazione del tavolo ministeriale per la gestione della crisi, riguardante l'intera società, nella quale lavorano altre 900 persone oltre le 390 interessate al passaggio della commessa al nuovo fornitore".

Ad oggi, tuttavia il tavolo ministeriale non si è affatto occupato della complessiva situazione aziendale, ragione per la quale era stato attivato; sono stati effettuati una serie di incontri conclusisi senza alcun esito e peraltro a tavoli separati e stranamente assortiti, rispetto ai quali a noi lavoratori non è stata data alcuna informazione formale; non risultano individuate né le modalità di passaggio, né il soggetto giuridico che dovrebbe subentrare, ad oggi inesistente per quanto è dato di capire; la commessa ha avuto fine il 31 marzo e l'impegno assunto da Telecom di intervenire con il nuovo appaltatore dal primo aprile non è stato rispettato.

Per questa lunga serie di ragioni e per evitare che la vicenda Datacontact finisca nel dimenticatoio ministeriale, sabato 9 aprile, con partenza proprio dalla sede Datacontact, i lavoratori sfileranno in marcia sino a Piazza Vittorio Veneto.