I giornalisti locali a colloquio con il vescovo
Ligorio: "I giornalisti sono servitori della verità"
sabato 24 gennaio 2015
15.02
Questa mattina nel Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile si è tenuto l'incontro tra il vescovo della diocesi di Matera – Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, e i giornalisti della città di Matera, in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, degli scrittori, degli autori e dei sordomuti.
Un incontro che ha favorito il confronto tra i giornalisti e il vescovo sulle problematiche che ruotano attorno alla città, ma soprattutto sul concetto cardine della professione giornalistica: "la ricerca della verità".
Il vescovo ha speso delle parole importanti per i giornalisti, definendoli "servitori della verità". Il collegamento con il trascendente è inevitabile: "In ogni frammento di verità, c'è sempre un frammento di vangelo. Di fatti la parola latina 'evangelium' significa buona novella, annuncio di gioia". Il potere del giornalista è "trasformare il nascosto in racconto" per "far conoscere il bene che alimenta la speranza".
I diversi mezzi tecnologici possono solo essere degli strumenti, ma non devono snaturare il contenuto: "E' necessaria l'innovazione dei mezzi tecnologici – affema monsignor Ligorio - ma questi devono essere progettati e creati in funzione del contenuto". Soprattutto dopo la designazione europea è fondamentale l'informazione per "aiutare a capire come questa città provi realmente a divenire Capitale europea della cultura". Ed esorta i giornalisti nel loro operato: "Vi incoraggio ad informare, nonostante gli ostacoli che incontrate, e a criticare in modo costruttivo. Voi avete un capitale importante: ci aiutate nella nostra crescita, come comunità".
Alla fine del confronto è emersa la necessità di creare un ufficio stampa per la Festa della Bruna 2015 affinchè l'evento, sentito fortemente dai materani, possa essere raccontato in modo strutturale e costante. Pertanto sarà organizzato un incontro tra i giornalisti e il comitato Maria SS della Bruna.
Un incontro che ha favorito il confronto tra i giornalisti e il vescovo sulle problematiche che ruotano attorno alla città, ma soprattutto sul concetto cardine della professione giornalistica: "la ricerca della verità".
Il vescovo ha speso delle parole importanti per i giornalisti, definendoli "servitori della verità". Il collegamento con il trascendente è inevitabile: "In ogni frammento di verità, c'è sempre un frammento di vangelo. Di fatti la parola latina 'evangelium' significa buona novella, annuncio di gioia". Il potere del giornalista è "trasformare il nascosto in racconto" per "far conoscere il bene che alimenta la speranza".
I diversi mezzi tecnologici possono solo essere degli strumenti, ma non devono snaturare il contenuto: "E' necessaria l'innovazione dei mezzi tecnologici – affema monsignor Ligorio - ma questi devono essere progettati e creati in funzione del contenuto". Soprattutto dopo la designazione europea è fondamentale l'informazione per "aiutare a capire come questa città provi realmente a divenire Capitale europea della cultura". Ed esorta i giornalisti nel loro operato: "Vi incoraggio ad informare, nonostante gli ostacoli che incontrate, e a criticare in modo costruttivo. Voi avete un capitale importante: ci aiutate nella nostra crescita, come comunità".
Alla fine del confronto è emersa la necessità di creare un ufficio stampa per la Festa della Bruna 2015 affinchè l'evento, sentito fortemente dai materani, possa essere raccontato in modo strutturale e costante. Pertanto sarà organizzato un incontro tra i giornalisti e il comitato Maria SS della Bruna.