I cuochi lucani pronti per i campionati della cucina italiana
Il team della Basilicata pronto per fare bella figura nella competizione nazionale
martedì 11 febbraio 2020
Si sentono pronti e "caldi" i componenti del team lucano che il prossimo 15 febbraio difenderanno i colori della Basilicata nella quinta edizione dei Campionati della Cucina Italiana, che si svolgono nell'ambito della manifestazione "Beer Attraction", sezione "Food Attraction all'area Expo Centre Italy di Rimini. Una squadra che da tempo si allena e che negli ultimi giorni ha sistemato gli ultimi dettagli e apportate le ultime modifiche al menu che verrà presentato nel corso della competizione a squadre. Un menu testato la settimana scora presso all'hotel Giubileo di Pignola che ha favorevolmente colpito i commensali.
Una prova con elogi, "ma anche qualche piccola critica costruttiva che ci aiuterà a correggere il tiro e a fare sempre meglio" – ha sottolineato il general manager Vincenzo Romano che poi ha aggiunto–. "Mi ritengo soddisfatto del grande lavoro degli chef e mi auguro di fare una bella figura durante la kermesse e perché no di portare a casa un buon risultato".
Oltre che da Romano, la squadra che rappresenterà i cuochi lucani è composta dal team manager Rocco Mecca, dagli chef Patrizia Viola, Giuseppe Arno, Marco Pietrafesa, dal pastry chef Oreste Pagano, dallo junior pastry chef Stefano Palumbo e dallo chef helper Vito Macchia.
Una prova con elogi, "ma anche qualche piccola critica costruttiva che ci aiuterà a correggere il tiro e a fare sempre meglio" – ha sottolineato il general manager Vincenzo Romano che poi ha aggiunto–. "Mi ritengo soddisfatto del grande lavoro degli chef e mi auguro di fare una bella figura durante la kermesse e perché no di portare a casa un buon risultato".
Oltre che da Romano, la squadra che rappresenterà i cuochi lucani è composta dal team manager Rocco Mecca, dagli chef Patrizia Viola, Giuseppe Arno, Marco Pietrafesa, dal pastry chef Oreste Pagano, dallo junior pastry chef Stefano Palumbo e dallo chef helper Vito Macchia.