Movimento Cinque Stelle presenta il progetto “Amico bosco 2050”
L’appuntamento domenica 26 nei pressi della masseria Radogna
sabato 25 settembre 2021
10.30
"Sviluppare iniziative di fruibilità, di manutenzione, recupero e ripristino delle aree boscate urbane ed extra urbane della città di Matera". Con questa idea nasce il progetto "Amico Bosco 2050", promosso dal Movimento Cinque Stelle di Matera.
Un progetto che viene proposto attraverso diversi incontri, il primo dei quali è in programma domenica 26 settembre, a partire dalle ore 10, dove gli attivisti del M5S saranno presenti presso il piazzale antistante Masseria Radogna in contrada Murgia Timone, per accogliere associazioni e liberi cittadini così da renderli partecipi del progetto.
Anche, perché -spiegano i pentastellati- "Il progetto Amico bosco 2050 è un progetto i cui principi di forestazione, urbana ed extra urbana, passano attraverso la circolarità di un sistema che include azioni partecipate per la condivisione delle pratiche tra cittadini, enti, associazioni". Dunque il coinvolgimento della comunità è un elemento essenziale dell'iniziativa, che porterà ad un approfondimento della conoscenza dell'ambiente e delle specie floreali autoctone dell'altopiano murgiano, anche grazie al contributo di Eustachio Ruggieri e al direttore del Centro di Educazione Ambientale Paolo Montagna, che illustreranno le caratteristiche di tre specie arboree: il Bagolaro, la Vallonea, il Fragno. Il convincimento del M5s è di "ripensare ad uno sviluppo del tessuto urbano e periurbano favorendo la diffusione del verde pubblico con le essenze più adatte al nostro territorio per affrontare le urgenti sfide climatiche e ambientali".
Una idea che l'amministrazione comunale intende perseguire anche attraverso una ricognizione del territorio che porterà a scoprire i suoli abbandonati e quelli che necessitano di un rimboschimento, e – spiegano i Cinque Stelle- "mediante la georeferenziazione verrà popolata una banca dati permanente da cui attingere informazioni utili per rendere il bene comune accessibile".
In pratica l'obiettivo- concludono dal Movimento- è quello di "massimizzare la biodiversità di questi suoli per rendere meno fragile il nostro ecosistema violato da più fonti di inquinamento, proteggere e manutenere il patrimonio arbustivo, produrre materiale resiliente agli eventi climatici, strutturare una rigenerazione naturale del patrimonio, generare cultura ecologica e sviluppare attività a sostegno del reddito".
Un progetto che viene proposto attraverso diversi incontri, il primo dei quali è in programma domenica 26 settembre, a partire dalle ore 10, dove gli attivisti del M5S saranno presenti presso il piazzale antistante Masseria Radogna in contrada Murgia Timone, per accogliere associazioni e liberi cittadini così da renderli partecipi del progetto.
Anche, perché -spiegano i pentastellati- "Il progetto Amico bosco 2050 è un progetto i cui principi di forestazione, urbana ed extra urbana, passano attraverso la circolarità di un sistema che include azioni partecipate per la condivisione delle pratiche tra cittadini, enti, associazioni". Dunque il coinvolgimento della comunità è un elemento essenziale dell'iniziativa, che porterà ad un approfondimento della conoscenza dell'ambiente e delle specie floreali autoctone dell'altopiano murgiano, anche grazie al contributo di Eustachio Ruggieri e al direttore del Centro di Educazione Ambientale Paolo Montagna, che illustreranno le caratteristiche di tre specie arboree: il Bagolaro, la Vallonea, il Fragno. Il convincimento del M5s è di "ripensare ad uno sviluppo del tessuto urbano e periurbano favorendo la diffusione del verde pubblico con le essenze più adatte al nostro territorio per affrontare le urgenti sfide climatiche e ambientali".
Una idea che l'amministrazione comunale intende perseguire anche attraverso una ricognizione del territorio che porterà a scoprire i suoli abbandonati e quelli che necessitano di un rimboschimento, e – spiegano i Cinque Stelle- "mediante la georeferenziazione verrà popolata una banca dati permanente da cui attingere informazioni utili per rendere il bene comune accessibile".
In pratica l'obiettivo- concludono dal Movimento- è quello di "massimizzare la biodiversità di questi suoli per rendere meno fragile il nostro ecosistema violato da più fonti di inquinamento, proteggere e manutenere il patrimonio arbustivo, produrre materiale resiliente agli eventi climatici, strutturare una rigenerazione naturale del patrimonio, generare cultura ecologica e sviluppare attività a sostegno del reddito".