Guide turistiche contro gli abusivi
Degenera la piaga delle guide non autorizzate in città
giovedì 31 luglio 2014
11.11
"Il turismo a Matera è nelle mani di pochi fuori legge". Le guide turistiche autorizzate del Comune di Matera denunciano a gran voce l'abusivismo dilagante che persiste in città. Dal servizio taxi ai Bed and Breakfast fino alle guide non autorizzate, la situazione è di assoluta anarchia, ognuno "fa un po' come gli pare" e agisce indisturbato pur essendo al di fuori da ogni forma di legalità.
Il fenomeno, anziché arginarsi, torna ogni stagione estiva con più veemenza. La situazione quest'anno sembra essere nettamente degenerata provocando il totale screditamento del lavoro di tutte quelle guide che svolgono la propria professione con dedizione e serietà, che hanno studiato per farlo e pagano le tasse per svolgere l'attività.
Da qualche settimana si assiste ad un'invasione delle vie strategiche per l'accesso ai Sassi da parte delle sedicenti guide dell'ufficio turismo del Comune di Matera con tanto di cartellino (autoprodotto) appuntato sul petto; addirittura sembra si siano costituite in associazione, per autolegittimarsi, e lavorano anche su commissione di agenzie turistiche alle quali procacciano clienti.
Fazioni concorrenti si sono persino spartite il territorio e non c'è piazza, ingresso alla città o strada del centro storico che non sia presidiato: via Ridola, Piazza San Francesco, Piazza Vittorio Veneto, via Don Minzioni all'incrocio con via Lucana, Piazza Matteotti, nei pressi del palazzo della Provincia, via Castello, eccetera. Riconoscerli non è difficile, si "appostano" ai bordi delle strade, a piedi o su ciclomotori, individuano le automobili dei malcapitati turisti di turno, e li inseguono proponendogli, con insistenza e prepotenza, visite guidate o altre informazioni, dietro compenso.
Un tipo di attività che le guide autorizzate non praticano in quanto proibito da un'ordinanza sindacale dell'8 Agosto 2011 che vieta "su tutto il territorio comunale, di esercitare qualsiasi attività che possa anche minimamente disturbare la quiete e la libertà del forestiero, ed in particolare: avvicinarsi e/o fermare i turisti, sia in auto che a piedi, per fare opera di raccomandazione, e/o accaparramento e/o accompagnamento, o fare anche semplicemente ai conducenti delle vetture cenni di invito a sostare o scendere quando esse transitano, finalizzate ad offrire visite guidate e/o qualsiasi altra informazione".
Il dato allarmante è che, nonostante l'ordinanza, nonostante le numerose segnalazioni e denunce operate dalle guide autorizzate, le forze dell'ordine sono del tutto assenti e il fenomeno continua a proliferare in maniera evidente sotto gli occhi di tutti.
L'immagine di Matera ne risulta così pregiudicata e danneggiata nella propria vocazione turistica e culturale, considerate anche le tecniche di aggancio non proprio ortodosse, l'aspetto fisico poco raccomandabile e il tipo di informazioni turistiche fornite, superficiali quando non del tutto errate.
L'amministrazione comunale, in tutto ciò, risulta non pervenuta.
Il fenomeno, anziché arginarsi, torna ogni stagione estiva con più veemenza. La situazione quest'anno sembra essere nettamente degenerata provocando il totale screditamento del lavoro di tutte quelle guide che svolgono la propria professione con dedizione e serietà, che hanno studiato per farlo e pagano le tasse per svolgere l'attività.
Da qualche settimana si assiste ad un'invasione delle vie strategiche per l'accesso ai Sassi da parte delle sedicenti guide dell'ufficio turismo del Comune di Matera con tanto di cartellino (autoprodotto) appuntato sul petto; addirittura sembra si siano costituite in associazione, per autolegittimarsi, e lavorano anche su commissione di agenzie turistiche alle quali procacciano clienti.
Fazioni concorrenti si sono persino spartite il territorio e non c'è piazza, ingresso alla città o strada del centro storico che non sia presidiato: via Ridola, Piazza San Francesco, Piazza Vittorio Veneto, via Don Minzioni all'incrocio con via Lucana, Piazza Matteotti, nei pressi del palazzo della Provincia, via Castello, eccetera. Riconoscerli non è difficile, si "appostano" ai bordi delle strade, a piedi o su ciclomotori, individuano le automobili dei malcapitati turisti di turno, e li inseguono proponendogli, con insistenza e prepotenza, visite guidate o altre informazioni, dietro compenso.
Un tipo di attività che le guide autorizzate non praticano in quanto proibito da un'ordinanza sindacale dell'8 Agosto 2011 che vieta "su tutto il territorio comunale, di esercitare qualsiasi attività che possa anche minimamente disturbare la quiete e la libertà del forestiero, ed in particolare: avvicinarsi e/o fermare i turisti, sia in auto che a piedi, per fare opera di raccomandazione, e/o accaparramento e/o accompagnamento, o fare anche semplicemente ai conducenti delle vetture cenni di invito a sostare o scendere quando esse transitano, finalizzate ad offrire visite guidate e/o qualsiasi altra informazione".
Il dato allarmante è che, nonostante l'ordinanza, nonostante le numerose segnalazioni e denunce operate dalle guide autorizzate, le forze dell'ordine sono del tutto assenti e il fenomeno continua a proliferare in maniera evidente sotto gli occhi di tutti.
L'immagine di Matera ne risulta così pregiudicata e danneggiata nella propria vocazione turistica e culturale, considerate anche le tecniche di aggancio non proprio ortodosse, l'aspetto fisico poco raccomandabile e il tipo di informazioni turistiche fornite, superficiali quando non del tutto errate.
L'amministrazione comunale, in tutto ciò, risulta non pervenuta.