Gruppo Acqua Basilicata convocato a Matera
Un focus in previsione del meeting a Bruxelles
giovedì 5 marzo 2015
13.17
In vista del "Regional cooperation for innovation on water management in horticulture" che si terrà a Bruxelles il prossimo 18 marzo, l'assessore regionale alle Politiche agricole, Michele Ottati, ha convocato il Gruppo Acqua Basilicata. L'incontro si terrà giovedì 5 marzo alle ore 16 nella Biblioteca "Prof. V. Valicenti" presso la Sede della Regione Basilicata a Matera.
Il Gruppo Acqua Basilicata è nato lo scorso mese di Gennaio con la funzione di candidare a finanziamenti europei progetti di ammodernamento delle reti idriche sia nel settore agricolo sia in quello civile.
"Allo studio del Gruppo Acqua Basilicata che annovera tecnici ed esperti dei Dipartimenti Politiche agricole e Ambiente, dell'Università di Basilicata, dell'Alsia, di Acquedotto lucano, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica e Arpab – ha dichiarato l'assessore Ottati - ci sono progetti relativi alle reti irrigue innovative da inserire nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Inoltre, la riunione di giovedì sarà allargata al dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Giovanni Oliva, il quale coordina lo staff tecnico che si sta occupando della partecipazione della Basilicata a Milano Expo 2015 che ha come tema di fondo l'acqua bene primario del territorio".
Per quanto riguarda, invece, il meeting di Bruxelles, cui sarà presente uno studioso dell'Università lucana in rappresentanza del Gruppo Acqua, "andrà sia per ascoltare sia per eventualmente proporre alcune nostre idee. Al congresso parteciperanno i massimi esperti mondiali di agricoltura e ci si concentrerà sugli approcci innovativi in materia di gestione dell'acqua in orticoltura. Si discuterà di come favorire misure nell'ambito dello sviluppo rurale nel nuovo periodo di programmazione, nonché di come utilizzare le opportunità offerte dal partenariato europeo per l'innovazione su produttività e sostenibilità. Come Basilicata inoltre – ha concluso Ottati - siamo molto interessati alle dinamiche della cooperazione Unione europea-Regioni nella definizione delle priorità per l'innovazione su uso dell'acqua e riduzione delle emissioni in agricoltura, studi di cui si è ampiamente occupata la Facoltà di Agraria lucana e che oggi occorre portare in campo".
Il Gruppo Acqua Basilicata è nato lo scorso mese di Gennaio con la funzione di candidare a finanziamenti europei progetti di ammodernamento delle reti idriche sia nel settore agricolo sia in quello civile.
"Allo studio del Gruppo Acqua Basilicata che annovera tecnici ed esperti dei Dipartimenti Politiche agricole e Ambiente, dell'Università di Basilicata, dell'Alsia, di Acquedotto lucano, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica e Arpab – ha dichiarato l'assessore Ottati - ci sono progetti relativi alle reti irrigue innovative da inserire nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020. Inoltre, la riunione di giovedì sarà allargata al dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Giovanni Oliva, il quale coordina lo staff tecnico che si sta occupando della partecipazione della Basilicata a Milano Expo 2015 che ha come tema di fondo l'acqua bene primario del territorio".
Per quanto riguarda, invece, il meeting di Bruxelles, cui sarà presente uno studioso dell'Università lucana in rappresentanza del Gruppo Acqua, "andrà sia per ascoltare sia per eventualmente proporre alcune nostre idee. Al congresso parteciperanno i massimi esperti mondiali di agricoltura e ci si concentrerà sugli approcci innovativi in materia di gestione dell'acqua in orticoltura. Si discuterà di come favorire misure nell'ambito dello sviluppo rurale nel nuovo periodo di programmazione, nonché di come utilizzare le opportunità offerte dal partenariato europeo per l'innovazione su produttività e sostenibilità. Come Basilicata inoltre – ha concluso Ottati - siamo molto interessati alle dinamiche della cooperazione Unione europea-Regioni nella definizione delle priorità per l'innovazione su uso dell'acqua e riduzione delle emissioni in agricoltura, studi di cui si è ampiamente occupata la Facoltà di Agraria lucana e che oggi occorre portare in campo".