Arcidiocesi di Matera-Irsina, attesa per il primo Sinodo
Il primo appuntamento in Cattedrale è sabato 12 gennaio
venerdì 11 gennaio 2019
La Chiesa di Matera – Irsina è in grande fermento per l'apertura del Primo Sinodo diocesano, sabato 12 gennaio 2019 alle ore 16:00 in Cattedrale. E' un evento storico. Matera ha vissuto un Sinodo quando ancora era unita ad Acerenza nel 1935 sotto l'episcopato di Mons. Anselmo Pecci. Questo è il primo Sinodo dopo il Concilio Vaticano II e da quando la diocesi si configura come Matera – Irsina dal 1976.
Sono 138 i delegati al Sinodo, di cui solo un terzo sacerdoti e religiosi, gli altri tutti laici. Dopo il 12 gennaio si riuniranno per 18 sessioni a scadenza quasi quindicinale per ascoltare la Parola di Dio e quanto è stato segnalato dai Consigli pastorali parrocchiali, per discernere le proposte di rinnovamento della vita ecclesiale e della pastorale per essere Chiesa in uscita, secondo una felice espressione di Papa Francesco, Chiesa più missionaria.
Per un anno nel 2018 si è tenuto un percorso sinodale per studiare e approfondire l'Evangelii gaudium e le quattro Costituzioni conciliari: Sacrosanctum Concilium (sulla liturgia), Dei Verbum (sulla Parola di Dio), Lumen gentium (sulla Chiesa), Gaudium et spes (sulla Chiesa nel mondo contemporaneo). Al termine del percorso sinodale è stato prodotto l'Instrumentum laboris, una pista di lavoro e di riflessione per acquisire proposte dalle comunità parrocchiali, che saranno oggetto di discernimento da parte dei delegati al Sinodo.
Sinodo che vuol dire camminare insieme vede la Chiesa di Matera – Irsina impegnata nello stile sinodale, già dalla Visita Pastorale di Mons. Ligorio e dopo l'auspicio formulato da Papa Francesco al Convegno della Chiesa italiana di Firenze: "Permettetemi solo di lasciarvi un'indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni, specialmente sulle tre o quattro priorità che avrete individuato in questo convegno".
Sono 138 i delegati al Sinodo, di cui solo un terzo sacerdoti e religiosi, gli altri tutti laici. Dopo il 12 gennaio si riuniranno per 18 sessioni a scadenza quasi quindicinale per ascoltare la Parola di Dio e quanto è stato segnalato dai Consigli pastorali parrocchiali, per discernere le proposte di rinnovamento della vita ecclesiale e della pastorale per essere Chiesa in uscita, secondo una felice espressione di Papa Francesco, Chiesa più missionaria.
Per un anno nel 2018 si è tenuto un percorso sinodale per studiare e approfondire l'Evangelii gaudium e le quattro Costituzioni conciliari: Sacrosanctum Concilium (sulla liturgia), Dei Verbum (sulla Parola di Dio), Lumen gentium (sulla Chiesa), Gaudium et spes (sulla Chiesa nel mondo contemporaneo). Al termine del percorso sinodale è stato prodotto l'Instrumentum laboris, una pista di lavoro e di riflessione per acquisire proposte dalle comunità parrocchiali, che saranno oggetto di discernimento da parte dei delegati al Sinodo.
Sinodo che vuol dire camminare insieme vede la Chiesa di Matera – Irsina impegnata nello stile sinodale, già dalla Visita Pastorale di Mons. Ligorio e dopo l'auspicio formulato da Papa Francesco al Convegno della Chiesa italiana di Firenze: "Permettetemi solo di lasciarvi un'indicazione per i prossimi anni: in ogni comunità, in ogni parrocchia e istituzione, in ogni Diocesi e circoscrizione, in ogni regione, cercate di avviare, in modo sinodale, un approfondimento della Evangelii gaudium per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni, specialmente sulle tre o quattro priorità che avrete individuato in questo convegno".