Gita escursionistica per il Trekking Falco Naumanni

Visitate due chiese rupestri nel Parco della Murgia Materana

mercoledì 28 gennaio 2015 13.34
A cura di Marco Delli Noci
L'associazione Trekking Falco Naumanni inizia l'anno escursionistico con due percorsi interessanti ed affascinanti nel Parco della Murgia Materana. Si tratta di due chiese rupestri poco conosciute: Santa Maria de Olivara e Santa Maria degli Almari.

Gli escursionisti, partiti in 25, hanno raggiunto l'alta sponda rocciosa di destra del torrente Gravina, dopo essersi lasciati alle spalle Masseria Passarelli e aver percorso un breve tratto del vecchio tracciato ferroviario delle Calabro-Lucane, che fino al 1972 collegava Matera a Montescaglioso, arrivando fino a Montalbano Jonico.
Il passaggio su uno stretto sentiero, ormai praticamente inghiottito dalla macchia mediterranea, è esposto e pericoloso perché corre sul ciglio della gravina, che in quel punto raggiunge un'altezza di una ventina di metri. Ma con una corda di sicurezza, opportunamente sistemata, tutti sono riusciti a passare senza problemi.

La guida dell'escursione è stata affidata a Rocco Castellano, che nel 1989 riscoprì la cripta rupestre, Santa Maria degli Almari, insieme a Franco Moliterni, il quale ultimo poi la descrisse nel volume Civiltà Rupestre a Matera edito nel 1996. Una scalinata nella roccia consente l'accesso nell'aula. L'originario ingresso che una volta si affacciava direttamente sulla gravina oggi non esiste più a causa di un antico crollo. Due absidi molto ben disegnate caratterizzano l'interno del piccolo tempio. Della cripta si hanno notizie attraverso la visita pastorale di mons. Saraceno nel 1544. Essa è situata, come anche Santa Maria de Olivara sull'altra sponda, nei pressi della vecchia strada che portava a Ginosa. Si possono ancora oggi osservare i ruderi dell'antico ponte della Selva che permetteva di superare agevolmente la gravina.

L'escursione è poi proseguita raggiungendo il cosiddetto Villaggio Saraceno, in contrada Vitisciulo. Il casale rupestre, che prende il nome dall'antico proprietario, era abitato da famiglie di pastori e presenta interessanti esempi di architettura rupestre, tra cripte e muri a secco. Qui si conserva la splendida chiesetta di Santa Maria al Vitisciulo, conosciuta anche con l'appellativo di San Luca. La sua splendida architettura, ricca di archi, colonne, capitelli e cupolette mirabilmente lavorati, ne fa un piccolo gioiello del patrimonio rupestre materano.

Le uscite della Falco Naumanni proseguiranno domenica prossima 1° febbraio con un'escursione di maggiore impegno fisico sul Monte Vulture, organizzata in collaborazione con il Cai di Melfi.
Gita escursionistica per il Trekking Falco Naumanni
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