Giovani artisti del recupero e del riciclo
Secondaria N. Festa in collaborazione con il CEA di Matera
domenica 24 ottobre 2021
La cultura postmoderna passa anche attraverso il frammento, la riscrittura, il riutilizzo. Questo tipo di apprendimento richiede riflessione, creatività e spirito di comunità. In questa prospettiva, il mese di ottobre è stato dedicato ad attività di studio e di applicazione pratica in collaborazione con il Centro di educazione ambientale di Matera. Le attività rientrano nel Piano Estate 2021 del PNRR. I ragazzi delle classi prime e terze della secondaria di primo grado dell'IC Minozzi Festa si sono cimentati in diverse attività, guidati dai docenti della scuola e dagli esperti del parco.
Il primo step è stato l'osservazione del territorio, facilitata dalla full immersion nel paesaggio tipico della Murgia materana. Poi i ragazzi hanno indossato guanti e grembiule e come giovani apprendisti di bottega, hanno lavorato utilizzando abilità, tecniche, conoscenze e attrezzi del mestiere. È il magico mondo del "fatto a mano". Un tempo questi mestieri erano visibili, si svolgevano lungo le strade, davanti all'uscio di casa nel vicinato dei Sassi o nei cortili di campagna. È molto importante tenere in vita questo importante patrimonio di conoscenze e rilanciarlo verso il futuro.
I percorsi realizzati sono stati tre:
IL MOBILIERE DELLA FERULA (classe 3B a tempo prolungato ) - Costruzione di sgabelli in ferula per scoprire le abilità e le conoscenze dei nostri "padri" pastori.
MAGIE DI CARTA (classi prime) - Partendo dalla carta gettata nel cestino dei rifiuti, si producono allegri fogli di carta riciclata, utilizzando varie tecniche.
BOTTIGLIE ROTTE (classi terze a tempo normale) - Realizzare, giocando, le fasi del riciclo del vetro, fino a ottenere, attraverso la fusione, nuovi oggetti per comprendere l'importanza e la concretezza del riciclo, stimolare la fantasia ed esprimere la propria creatività̀.
Queste attività sviluppano il senso di appartenenza al territorio e a comunità sempre più vaste, interne ed esterne ai cancelli dell'edificio scolastico. L'elemento aggregante è il successo formativo, inteso come risultato delle azioni volte a favorire i processi di apprendimento e di crescita degli allievi, valorizzando la dimensione sociale e collaborativa dell'apprendimento e ridando vita a vecchie tradizioni "a costo e impatto zero" perché legate al territorio. E allora, è proprio il caso di dire: "Impara l'arte e mettila da parte", perché nella vita serve sempre saper recuperare oggetti ormai in disuso e renderli piccoli capolavori di grande valore affettivo.
Il primo step è stato l'osservazione del territorio, facilitata dalla full immersion nel paesaggio tipico della Murgia materana. Poi i ragazzi hanno indossato guanti e grembiule e come giovani apprendisti di bottega, hanno lavorato utilizzando abilità, tecniche, conoscenze e attrezzi del mestiere. È il magico mondo del "fatto a mano". Un tempo questi mestieri erano visibili, si svolgevano lungo le strade, davanti all'uscio di casa nel vicinato dei Sassi o nei cortili di campagna. È molto importante tenere in vita questo importante patrimonio di conoscenze e rilanciarlo verso il futuro.
I percorsi realizzati sono stati tre:
IL MOBILIERE DELLA FERULA (classe 3B a tempo prolungato ) - Costruzione di sgabelli in ferula per scoprire le abilità e le conoscenze dei nostri "padri" pastori.
MAGIE DI CARTA (classi prime) - Partendo dalla carta gettata nel cestino dei rifiuti, si producono allegri fogli di carta riciclata, utilizzando varie tecniche.
BOTTIGLIE ROTTE (classi terze a tempo normale) - Realizzare, giocando, le fasi del riciclo del vetro, fino a ottenere, attraverso la fusione, nuovi oggetti per comprendere l'importanza e la concretezza del riciclo, stimolare la fantasia ed esprimere la propria creatività̀.
Queste attività sviluppano il senso di appartenenza al territorio e a comunità sempre più vaste, interne ed esterne ai cancelli dell'edificio scolastico. L'elemento aggregante è il successo formativo, inteso come risultato delle azioni volte a favorire i processi di apprendimento e di crescita degli allievi, valorizzando la dimensione sociale e collaborativa dell'apprendimento e ridando vita a vecchie tradizioni "a costo e impatto zero" perché legate al territorio. E allora, è proprio il caso di dire: "Impara l'arte e mettila da parte", perché nella vita serve sempre saper recuperare oggetti ormai in disuso e renderli piccoli capolavori di grande valore affettivo.