Giordano Ugl: per Matera progetti credibili
Preoccupazione del sindacato per il sistema economico del territorio
domenica 22 luglio 2018
Si facciano da parte quegli uomini che hanno distrutto il territorio lucano. L'Ugl affonda il colpo contro la politica che negli ultimi 20 anni- ha detta dell'organizzazione sindacale- ha messo in ginocchio la regione Basilicata.
Non usa mezzi termini Pino Giordano, segretario generale dell'Ugl-Matera. Secondo l'esponente dell'Ugl c'è bisogno di un rinnovamento, di progetti credibili che producano reddito e occupazione.
Gli ultimi accadimenti giudiziari poi, hanno messo in evidenza "il sistema incancrenito della politica affaristica"- afferma Giordano.
Il problema sta proprio qui, negli uomini che si sono susseguiti negli anni al governo della regione e che non sono riusciti a trovare la giusta medicina per un "territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall'emigrazione, sempre più vecchio, più povero e più solo".
In buona sostanza, dalle parole del segretario Ugl, si capisce che ci si trova di fronte al capezzale di un malato molto grave, che necessità di cure appropriate. La cura per Giordano è semplice: "mandare a casa questi personaggi che hanno distrutto la Regione ripartendo non da slogan o proclami dal senso complicistico del vedremo-faremo-diremo".
Lo stallo economico è davvero preoccupante e c'è la necessità di metterci subito mano, senza assistere passivamente al solito teatrino sulle responsabilità.
Di questo è convinto il segretario cittadino dell'Ugl.
Ecco perché ci vogliono progetti e programmi credibili che producano reddito, lavoro e occupazione. "Il lavoro è ancora irraggiungibile o comunque precario anzi, i licenziamenti complessivi sono in crescita- spiega Giordano- Dunque, che si riparta realmente dalla Basilicata, intesa soprattutto come lavoro per i giovani".
L'esperienza dei voucher ha prodotto solo precariato e bassi salari e allora per l'Ugl bisogna inquadrare nuovi obiettivi: "dignità, qualità e coerenza devono essere le parole chiave per Matera del 2019".
Insomma, bisogna inaugurare una nuova stagione di unità sindacale, che proietti le organizzazioni dei lavoratori verso il 2019, con un ruolo da protagonisti.
Giordano sostiene che un'analisi profonda del tessuto economico della regione è mancata a chi ha governato in tutti questi anni.
E Allora qual è la medicina per guarire i mali della Basilicata? L'Ugl sembra aver trovato la propria risposta. L'Unione Generale del Lavoro si augura un cambio di passo che potrà avvenire solo -a detta di Giordano- "con una Regione che deve necessariamente cambiare, con guida politica del centro-destra".
Non usa mezzi termini Pino Giordano, segretario generale dell'Ugl-Matera. Secondo l'esponente dell'Ugl c'è bisogno di un rinnovamento, di progetti credibili che producano reddito e occupazione.
Gli ultimi accadimenti giudiziari poi, hanno messo in evidenza "il sistema incancrenito della politica affaristica"- afferma Giordano.
Il problema sta proprio qui, negli uomini che si sono susseguiti negli anni al governo della regione e che non sono riusciti a trovare la giusta medicina per un "territorio ammorbato dalla disoccupazione e dall'emigrazione, sempre più vecchio, più povero e più solo".
In buona sostanza, dalle parole del segretario Ugl, si capisce che ci si trova di fronte al capezzale di un malato molto grave, che necessità di cure appropriate. La cura per Giordano è semplice: "mandare a casa questi personaggi che hanno distrutto la Regione ripartendo non da slogan o proclami dal senso complicistico del vedremo-faremo-diremo".
Lo stallo economico è davvero preoccupante e c'è la necessità di metterci subito mano, senza assistere passivamente al solito teatrino sulle responsabilità.
Di questo è convinto il segretario cittadino dell'Ugl.
Ecco perché ci vogliono progetti e programmi credibili che producano reddito, lavoro e occupazione. "Il lavoro è ancora irraggiungibile o comunque precario anzi, i licenziamenti complessivi sono in crescita- spiega Giordano- Dunque, che si riparta realmente dalla Basilicata, intesa soprattutto come lavoro per i giovani".
L'esperienza dei voucher ha prodotto solo precariato e bassi salari e allora per l'Ugl bisogna inquadrare nuovi obiettivi: "dignità, qualità e coerenza devono essere le parole chiave per Matera del 2019".
Insomma, bisogna inaugurare una nuova stagione di unità sindacale, che proietti le organizzazioni dei lavoratori verso il 2019, con un ruolo da protagonisti.
Giordano sostiene che un'analisi profonda del tessuto economico della regione è mancata a chi ha governato in tutti questi anni.
E Allora qual è la medicina per guarire i mali della Basilicata? L'Ugl sembra aver trovato la propria risposta. L'Unione Generale del Lavoro si augura un cambio di passo che potrà avvenire solo -a detta di Giordano- "con una Regione che deve necessariamente cambiare, con guida politica del centro-destra".