Giocattoli sicuri?
Li raccomandano 59 imprese lucane
giovedì 22 dicembre 2016
Quello che non mancherà per Natale nelle famiglie con bambini è il giocattolo.
Sono 59 le imprese di vendita del settore giocattoli in Basilicata (38 in provincia di Potenza e 21 in quella di Matera) con 156 dipendenti in totale (117 in provincia di Potenza e 39 in quella di Matera) mentre sono quasi 7.200 le imprese e oltre 18 mila gli addetti in Italia. Napoli è prima con 879 imprese, il 12,2% del totale italiano, seguita da Roma con 570 imprese (7,9%), Milano con 416 (5,8%) e Torino (3,3%). Per quanto riguarda gli addetti, Milano è prima in Italia, con oltre 4 mila addetti e un peso del 22,4% sul totale nazionale, seguita da Napoli con 1.469 addetti (8%), Roma con oltre mille addetti (5,6%) e Macerata (3%).
Ma – evidenzia Rete Imprese Italia (Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) – le imprese del settore faticano a resistere perché nel 2016 l'Italia importa giochi e giocattoli per 1.082 milioni di euro di cui la Cina è il principale Paese fornitore, con il 43,5% dell'import totale del settore, pari a 470 milioni. Dopo il calo registrato nel triennio 2011-2014 l'import di giochi e giocattoli ha ripreso a salire e nel 2016 tocca il massimo storico, superando il precedente picco del 2010 (1.047 milioni di euro).
Nel 2016 l'import di giocattoli sale dell'1,8%, combinazione di un aumento degli acquisti da Paesi dell'Unione europea (+13,1%) e un calo del 7,4% dai Paesi extra Ue. La domanda di giocattoli acquistati all'estero risente della stagionalità legata alla tradizione dei regali di Natale: nel trimestre settembre-novembre si registrano importazioni del 63,5% superiori alla media, con un picco nel mese di ottobre. Dietro ai flussi di commercio estero di giocattoli, però, si celano la concorrenza sleale e le insidie alla sicurezza – per oggetti utilizzati prevalentemente da minori – derivanti dalla vendita di prodotti contraffatti. Per numero di prodotti sequestrati nell'UE i Giochi e giocattoli risultano al secondo posto e il rapporto della Commissione evidenzia che il 70,3% dei giochi e giocattoli sequestrati proviene dalla Cina, il 21,2% dalla Malaysia e un ulteriore 4,2% da Hong Kong.
In Italia tra il 2008 e il 2015 sono stati effettuati complessivamente 1.896 sequestri di giochi e giocattoli per 44.893.548 pezzi e un valore complessivo di 185 milioni di euro: il ritmo è di 15.375 pezzi sequestrati al giorno. In Italia nella nicchia della produzione di giochi e giocattoli operano 380 imprese con 2.959 addetti e un fatturato di 598 milioni di euro, in gran parte esportato: negli ultimi dodici mesi il made in Italy del giocattolo ammonta a 444 milioni di euro.
In Basilicata nell'area di Tito opera da anni il più importante ingrosso di Giocattoli e Cartoleria del Sud Italia – Maggio 3 - In una struttura confortevole, ampia e con una nuova esposizione, l'azienda si trova nel nuovo stabilimento oramai da alcuni anni, ma ha una storia che risale ai primi anni 60, quando il fondatore Giuseppe Maggio aprì il suo primo negozio nel Centro storico di Potenza. Oggi l'azienda, una delle realtà più interessanti in Italia per la distribuzione di giocattoli e cartoleria, può vantare uno stabilimento di oltre 15.000 mq coperti, che consente di servire oltre 3000 clienti in tutto il Sud e Centro Italia, oltre ad avere sviluppato un marchio franchising per la vendita al dettaglio di giocattoli e cartoleria, Giocoleria. Un caso di imprenditoria lucana che ha fatto del giocattolo sicuro e di qualità e per tutte le tasche dei genitori lo strumento di successo aziendale che garantisce anche occupazione stagionale.
E da Napoli si sta diffondendo per il Natale 2016 una tradizione nella tradizione: accanto al caffè sospeso, c'è il "giocattolo sospeso" cioè un regalo "in più" pagato da chi può permetterselo e destinato ai bambini meno fortunati che, altrimenti, rischierebbero di passare le feste senza alcun dono sotto l'albero.
Sono 59 le imprese di vendita del settore giocattoli in Basilicata (38 in provincia di Potenza e 21 in quella di Matera) con 156 dipendenti in totale (117 in provincia di Potenza e 39 in quella di Matera) mentre sono quasi 7.200 le imprese e oltre 18 mila gli addetti in Italia. Napoli è prima con 879 imprese, il 12,2% del totale italiano, seguita da Roma con 570 imprese (7,9%), Milano con 416 (5,8%) e Torino (3,3%). Per quanto riguarda gli addetti, Milano è prima in Italia, con oltre 4 mila addetti e un peso del 22,4% sul totale nazionale, seguita da Napoli con 1.469 addetti (8%), Roma con oltre mille addetti (5,6%) e Macerata (3%).
Ma – evidenzia Rete Imprese Italia (Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) – le imprese del settore faticano a resistere perché nel 2016 l'Italia importa giochi e giocattoli per 1.082 milioni di euro di cui la Cina è il principale Paese fornitore, con il 43,5% dell'import totale del settore, pari a 470 milioni. Dopo il calo registrato nel triennio 2011-2014 l'import di giochi e giocattoli ha ripreso a salire e nel 2016 tocca il massimo storico, superando il precedente picco del 2010 (1.047 milioni di euro).
Nel 2016 l'import di giocattoli sale dell'1,8%, combinazione di un aumento degli acquisti da Paesi dell'Unione europea (+13,1%) e un calo del 7,4% dai Paesi extra Ue. La domanda di giocattoli acquistati all'estero risente della stagionalità legata alla tradizione dei regali di Natale: nel trimestre settembre-novembre si registrano importazioni del 63,5% superiori alla media, con un picco nel mese di ottobre. Dietro ai flussi di commercio estero di giocattoli, però, si celano la concorrenza sleale e le insidie alla sicurezza – per oggetti utilizzati prevalentemente da minori – derivanti dalla vendita di prodotti contraffatti. Per numero di prodotti sequestrati nell'UE i Giochi e giocattoli risultano al secondo posto e il rapporto della Commissione evidenzia che il 70,3% dei giochi e giocattoli sequestrati proviene dalla Cina, il 21,2% dalla Malaysia e un ulteriore 4,2% da Hong Kong.
In Italia tra il 2008 e il 2015 sono stati effettuati complessivamente 1.896 sequestri di giochi e giocattoli per 44.893.548 pezzi e un valore complessivo di 185 milioni di euro: il ritmo è di 15.375 pezzi sequestrati al giorno. In Italia nella nicchia della produzione di giochi e giocattoli operano 380 imprese con 2.959 addetti e un fatturato di 598 milioni di euro, in gran parte esportato: negli ultimi dodici mesi il made in Italy del giocattolo ammonta a 444 milioni di euro.
In Basilicata nell'area di Tito opera da anni il più importante ingrosso di Giocattoli e Cartoleria del Sud Italia – Maggio 3 - In una struttura confortevole, ampia e con una nuova esposizione, l'azienda si trova nel nuovo stabilimento oramai da alcuni anni, ma ha una storia che risale ai primi anni 60, quando il fondatore Giuseppe Maggio aprì il suo primo negozio nel Centro storico di Potenza. Oggi l'azienda, una delle realtà più interessanti in Italia per la distribuzione di giocattoli e cartoleria, può vantare uno stabilimento di oltre 15.000 mq coperti, che consente di servire oltre 3000 clienti in tutto il Sud e Centro Italia, oltre ad avere sviluppato un marchio franchising per la vendita al dettaglio di giocattoli e cartoleria, Giocoleria. Un caso di imprenditoria lucana che ha fatto del giocattolo sicuro e di qualità e per tutte le tasche dei genitori lo strumento di successo aziendale che garantisce anche occupazione stagionale.
E da Napoli si sta diffondendo per il Natale 2016 una tradizione nella tradizione: accanto al caffè sospeso, c'è il "giocattolo sospeso" cioè un regalo "in più" pagato da chi può permetterselo e destinato ai bambini meno fortunati che, altrimenti, rischierebbero di passare le feste senza alcun dono sotto l'albero.