Garanzia Giovani, la Uil Basilicata chiede chiarimenti
“Necessario fare il punto sullo stato di attuazione del programma”
lunedì 18 maggio 2015
11.53
E' tempo di primi bilanci per il programma "Garanzia Giovani" di inserimento al mondo del lavoro previsto per i ragazzi al di sotto dei 30 anni. A chiedere delle delucidazioni su un primo andamento, in termini pratici, riguardo l'iniziativa, il segretario regionale della Uil Basilicata, Carmine Vaccaro.
"A tutela dei 13.249 giovani lucani che al 14 maggio scorso hanno aderito a Garanzia Giovani (le registrazioni erano 14.885 e successivamente sono scese, per cancellazione del giovane o dei Cpi, 8.259 sono le 'prese in carico') e dopo l'intenso lavoro svolto in tutti questi mesi sul territorio con incontri e l'apertura di sportelli nelle nostre sedi per dare informazioni e assistenza ai giovani è necessario fare il punto – chiede perentoriamente Vaccaro - sullo stato di attuazione del programma e chiarire se i 7milioni di euro destinati ai tirocini su oltre 17milioni complessivi sono stati già completamente spesi al punto da interrompere il ricorso a nuovi tirocini".
Si, perché la Uil Basilicata considera deludente Garanzia Giovani, in quanto il crollo dell'occupazione giovanile continua a perdurare senza sosta, soprattutto nel territorio lucano. "Per correre ai ripari - spiega il segretario regionale Uil - abbiamo avviato una serie di incontri rivolti a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. I nostri giovani, dirigenti e volontari della Uil hanno tenuto incontri per fornire delucidazioni sui moduli successivi; orientamento/ personal branding e tecniche di redazione del curriculum vitae; ricerca attiva del lavoro e come affrontare una selezione. L'iniziativa è stata accolta con buona partecipazione di tutti coloro che già hanno aderito al programma Garanzia Giovani tramite il nostro sportello".
Intanto le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, riconoscendo i limiti del Programma Garanzia Giovani, hanno unitariamente elaborato un documento rivolto ad integrare e meglio modulare il programma attuativo regionale. Cinque sono i punti fondamentali: diversificare lo strumento di sostegno in funzione dell'età e del percorso formativo dei beneficiari; integrare eventuali sostegni economici ai giovani sia per incentivare l'assunzione a tempo indeterminato che forme di auto impiego, dentro una più generale politica per l'occupazione; utilizzare il programma come occasione di riforma della legge 33/2003 e strumento per la valorizzazione del ruolo strategico dei centri per l'impiego attraverso il rafforzamento della presenza territoriale ed il potenziamento qualitativo e quantitativo del relativo personale; istituire una Struttura di missione compartecipata (Regione-parti sociali) con funzione di indirizzo rispetto all' Osservatorio per il Mercato del Lavoro, da rendere effettivamente operativo; attribuire alle OO.SS. di un ruolo informativo e di primo orientamento attraverso le proprie strutture di patronato, di assistenza fiscale, di animazione territoriale.
"A tutela dei 13.249 giovani lucani che al 14 maggio scorso hanno aderito a Garanzia Giovani (le registrazioni erano 14.885 e successivamente sono scese, per cancellazione del giovane o dei Cpi, 8.259 sono le 'prese in carico') e dopo l'intenso lavoro svolto in tutti questi mesi sul territorio con incontri e l'apertura di sportelli nelle nostre sedi per dare informazioni e assistenza ai giovani è necessario fare il punto – chiede perentoriamente Vaccaro - sullo stato di attuazione del programma e chiarire se i 7milioni di euro destinati ai tirocini su oltre 17milioni complessivi sono stati già completamente spesi al punto da interrompere il ricorso a nuovi tirocini".
Si, perché la Uil Basilicata considera deludente Garanzia Giovani, in quanto il crollo dell'occupazione giovanile continua a perdurare senza sosta, soprattutto nel territorio lucano. "Per correre ai ripari - spiega il segretario regionale Uil - abbiamo avviato una serie di incontri rivolti a tutti i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni. I nostri giovani, dirigenti e volontari della Uil hanno tenuto incontri per fornire delucidazioni sui moduli successivi; orientamento/ personal branding e tecniche di redazione del curriculum vitae; ricerca attiva del lavoro e come affrontare una selezione. L'iniziativa è stata accolta con buona partecipazione di tutti coloro che già hanno aderito al programma Garanzia Giovani tramite il nostro sportello".
Intanto le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil Basilicata, riconoscendo i limiti del Programma Garanzia Giovani, hanno unitariamente elaborato un documento rivolto ad integrare e meglio modulare il programma attuativo regionale. Cinque sono i punti fondamentali: diversificare lo strumento di sostegno in funzione dell'età e del percorso formativo dei beneficiari; integrare eventuali sostegni economici ai giovani sia per incentivare l'assunzione a tempo indeterminato che forme di auto impiego, dentro una più generale politica per l'occupazione; utilizzare il programma come occasione di riforma della legge 33/2003 e strumento per la valorizzazione del ruolo strategico dei centri per l'impiego attraverso il rafforzamento della presenza territoriale ed il potenziamento qualitativo e quantitativo del relativo personale; istituire una Struttura di missione compartecipata (Regione-parti sociali) con funzione di indirizzo rispetto all' Osservatorio per il Mercato del Lavoro, da rendere effettivamente operativo; attribuire alle OO.SS. di un ruolo informativo e di primo orientamento attraverso le proprie strutture di patronato, di assistenza fiscale, di animazione territoriale.