Furbetti del vaccino con le autocertificazioni per assistenza a disabili
Il presidente Bardi invia gli atti alla Guardia di finanza: "Sanzioni severe"
martedì 4 maggio 2021
In Basilicata si apre la questione dei furbetti del vaccino. Riguarda i cosiddetti "caregiver", cioè gli assistenti - familiari e non - che si occupano di persone con gravi patologie e disabilità tali da non renderli autosufficienti.
La piattaforma usata in Basilicata è quella gestita da Poste italiane per conto del Governo. Essa consente di associare a ogni disabile fino a tre assistenti o "caregiver". La prenotazione si fa sulla piattaforma inserendo i dati del disabile.
Ma vengono segnalati casi in cui questa situazione, almeno dal punto di vista morale, viene utilizzata in modo improprio. Secondo l'assessore alla sanità Rocco Luigi Leone sono stati riscontrati casi di studenti fuori sede e di intere famiglie vaccinate. Leone fa appello a vaccinarsi solo a coloro che veramente assistono i pazienti.
"Le autocertificazioni di caregiver saranno trasmesse alla Guardia di Finanza per i dovuti controlli. Auspico sanzioni severe contro i furbetti", dice il il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi.
''Come ha ricordato il generale Figliuolo - prosegue la dichiarazione di Bardi - per i soggetti estremamente vulnerabili e per chi ha più di 65 anni il vaccino può essere vitale. A loro dobbiamo dare la priorità. È vero che la piattaforma consente l'aggiunta dei caregiver ma aggiungerli non può essere automatico: l'autocertificazione limita la possibilità a fattispecie e patologie ben precise. Chi non vi rientra non può ricevere il vaccino. Siamo cittadini, abbiamo delle responsabilità, non solo dei diritti. Mi appello al senso civico di tutti. Chi non rientra nella casistica prevista dall'autocertificazione di Poste, on line anche sul sito della Regione Basilicata, è pregato di cancellare la prenotazione - sottolinea il governatore lucano - per consentire a chi davvero ne ha diritto di prenotare. E anche per evitare sanzioni''.
La piattaforma usata in Basilicata è quella gestita da Poste italiane per conto del Governo. Essa consente di associare a ogni disabile fino a tre assistenti o "caregiver". La prenotazione si fa sulla piattaforma inserendo i dati del disabile.
Ma vengono segnalati casi in cui questa situazione, almeno dal punto di vista morale, viene utilizzata in modo improprio. Secondo l'assessore alla sanità Rocco Luigi Leone sono stati riscontrati casi di studenti fuori sede e di intere famiglie vaccinate. Leone fa appello a vaccinarsi solo a coloro che veramente assistono i pazienti.
"Le autocertificazioni di caregiver saranno trasmesse alla Guardia di Finanza per i dovuti controlli. Auspico sanzioni severe contro i furbetti", dice il il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi.
''Come ha ricordato il generale Figliuolo - prosegue la dichiarazione di Bardi - per i soggetti estremamente vulnerabili e per chi ha più di 65 anni il vaccino può essere vitale. A loro dobbiamo dare la priorità. È vero che la piattaforma consente l'aggiunta dei caregiver ma aggiungerli non può essere automatico: l'autocertificazione limita la possibilità a fattispecie e patologie ben precise. Chi non vi rientra non può ricevere il vaccino. Siamo cittadini, abbiamo delle responsabilità, non solo dei diritti. Mi appello al senso civico di tutti. Chi non rientra nella casistica prevista dall'autocertificazione di Poste, on line anche sul sito della Regione Basilicata, è pregato di cancellare la prenotazione - sottolinea il governatore lucano - per consentire a chi davvero ne ha diritto di prenotare. E anche per evitare sanzioni''.