Frase volgare all'assessora, Leone si autosospende
Da attività del Consiglio e delle commissioni
martedì 3 maggio 2022
21.28
Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Rocco Luigi Leone, tra i più suffragati in provincia di Matera alle scorse regionali, si è autosospeso per due settimane dalle attività dell'assise e delle commissioni dopo aver pronunciato ieri una frase sessista in cui parlava dell'assessore alle infrastrutture Donatella Merra.
La frase è stata detta ad alcuni consiglieri ma è stata ascoltata perché il microfono era aperto. Nei suoi confronti l'ufficio di presidenza ha comunicato una convocazione per adottare le azioni disciplinari conseguenti. La decisione di Leone ha anticipato i tempi.
"In vista della prossima convocazione dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale - ha detto - nonostante nel mio contegno non si ravvisino gli estremi delle previsioni di cui al comma quinto dell'articolo 59 del regolamento interno del Consiglio regionale, comunico l'intenzione di astenermi, a titolo di autocensura, dalla partecipazione alle sedute del Consiglio e delle commissioni per due settimane a decorrere dalla data di ieri, rinunciando ai corrispondenti emolumenti". Leone ha rivolto "le scuse all'assessore Merra e, in genere, a tutte le donne, alle mamme e ai lucani e all'intero Consiglio regionale, già espresse in una nota questa mattina - ha detto ancora - e sono pronto da uomo delle istituzioni a pagare le conseguenze della leggerezza nel pronunciare quella pessima frase".
La battuta molto infelice ha suscitato numerose reazioni. In alcuni casi sono state chieste anche le dimissioni di Leone.
La frase è stata detta ad alcuni consiglieri ma è stata ascoltata perché il microfono era aperto. Nei suoi confronti l'ufficio di presidenza ha comunicato una convocazione per adottare le azioni disciplinari conseguenti. La decisione di Leone ha anticipato i tempi.
"In vista della prossima convocazione dell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale - ha detto - nonostante nel mio contegno non si ravvisino gli estremi delle previsioni di cui al comma quinto dell'articolo 59 del regolamento interno del Consiglio regionale, comunico l'intenzione di astenermi, a titolo di autocensura, dalla partecipazione alle sedute del Consiglio e delle commissioni per due settimane a decorrere dalla data di ieri, rinunciando ai corrispondenti emolumenti". Leone ha rivolto "le scuse all'assessore Merra e, in genere, a tutte le donne, alle mamme e ai lucani e all'intero Consiglio regionale, già espresse in una nota questa mattina - ha detto ancora - e sono pronto da uomo delle istituzioni a pagare le conseguenze della leggerezza nel pronunciare quella pessima frase".
La battuta molto infelice ha suscitato numerose reazioni. In alcuni casi sono state chieste anche le dimissioni di Leone.