Finanziato un Centro anti violenza nei Sassi
In via Madonna delle virtù, in immobile confiscato a criminalità
mercoledì 28 dicembre 2022
È stato finanziato con 360mila euro il progetto candidato dal Comune di Matera (assessorato Pari Opportunità e Sassi), nell'ambito dell'iniziativa "Next Generation EU" del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per la realizzazione di un Centro antiviolenza nell'immobile di via Madonna delle Virtù, confiscato alla criminalità organizzata, che il Comune riqualificherà con queste risorse.
Un progetto che fa parte del percorso comunale denominato "Rete donna", operativo già da alcuni anni. La dotazione finanziaria complessiva del capitolo "Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie", dispone di un'assegnazione di 300 milioni per 200 progetti in 8 regioni del Mezzogiorno, tra cui la Basilicata e Matera. Soggetto attuatore è l'Agenzia per la coesione territoriale. Con i fondi assegnati, l'Amministrazione comunale intende dare seguito alle attività di supporto, già attivate per le donne vittime di violenza nei locali del municipio, dando loro la possibilità di essere accolte in ambienti più confortevoli ed appropriati, oltre alla garanzia di privacy durante incontri ed assistenza psicologica. La tipologia di intervento dell'immobile è ristrutturazione edilizia con riqualificazione e nuova funzione.
Il Cav assicurerà un'adeguata presenza di figure professionali specifiche, come assistenti sociali, psicologhe, educatrici professionali e avvocate civiliste e penaliste con una formazione specifica sul tema della violenza di genere e iscritte all'albo del gratuito patrocinio. Il tutto anche con il fine di riaffermare la legalità, utilizzando virtuosamente un immobile frutto dei guadagni illeciti della criminalità. "Siamo felici di comunicare che abbiamo vinto il bando Pnrr - hanno commentato l'assessore alle Pari opportunità Tiziana D'Oppido e il sindaco Domenico Bennardi - per la valorizzazione di un immobile confiscato alle mafie, situato nel cuore dei Sassi, che verrà destinato a Centro di servizi per le donne e i loro figli vittime di violenza. L'immobile si affianca, così, alla già nota Casa della legalità, anch'essa confiscata alle mafie e restituita alla città. L'immobile con cui abbiamo vinto il bando, è stato da noi scelto con convinzione per il grande valore culturale, sociale e simbolico che riveste, col preciso obiettivo di ribaltare la sua funzione da luogo di traffici illeciti e abusi a luogo di legalità e di tutela di donne e minori".
Un progetto che fa parte del percorso comunale denominato "Rete donna", operativo già da alcuni anni. La dotazione finanziaria complessiva del capitolo "Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie", dispone di un'assegnazione di 300 milioni per 200 progetti in 8 regioni del Mezzogiorno, tra cui la Basilicata e Matera. Soggetto attuatore è l'Agenzia per la coesione territoriale. Con i fondi assegnati, l'Amministrazione comunale intende dare seguito alle attività di supporto, già attivate per le donne vittime di violenza nei locali del municipio, dando loro la possibilità di essere accolte in ambienti più confortevoli ed appropriati, oltre alla garanzia di privacy durante incontri ed assistenza psicologica. La tipologia di intervento dell'immobile è ristrutturazione edilizia con riqualificazione e nuova funzione.
Il Cav assicurerà un'adeguata presenza di figure professionali specifiche, come assistenti sociali, psicologhe, educatrici professionali e avvocate civiliste e penaliste con una formazione specifica sul tema della violenza di genere e iscritte all'albo del gratuito patrocinio. Il tutto anche con il fine di riaffermare la legalità, utilizzando virtuosamente un immobile frutto dei guadagni illeciti della criminalità. "Siamo felici di comunicare che abbiamo vinto il bando Pnrr - hanno commentato l'assessore alle Pari opportunità Tiziana D'Oppido e il sindaco Domenico Bennardi - per la valorizzazione di un immobile confiscato alle mafie, situato nel cuore dei Sassi, che verrà destinato a Centro di servizi per le donne e i loro figli vittime di violenza. L'immobile si affianca, così, alla già nota Casa della legalità, anch'essa confiscata alle mafie e restituita alla città. L'immobile con cui abbiamo vinto il bando, è stato da noi scelto con convinzione per il grande valore culturale, sociale e simbolico che riveste, col preciso obiettivo di ribaltare la sua funzione da luogo di traffici illeciti e abusi a luogo di legalità e di tutela di donne e minori".