Finalmente un polmone verde torna alla sua collettività

Il parco della collina Macamarda aperto dalle 6 alle 22

giovedì 4 gennaio 2018
Il parco della collina Macamarda, dopo i recenti interventi di qualificazione, torna a vivere.
Erano presenti alla cerimonia anche il responsabile unico del procedimento, Nunzio Paolicelli, la progettista, architetto Dora Capozza, il dirigente dei Lavori Pubblici e dell'Ufficio Ambiente e Verde, ing. Giuseppe Montemurro, e sempre per la struttura comunale settore Lavori Pubblici, l'ing Michele Di Lecce e il geometra Antonio Vammacigno, oltre all'assessore comunale alle Opere pubbliche e al Verde, Michele Casino.
Costato 258 mila euro il parco dispone di tre accessi al pubblico ovvero via Saragat dove c'è anche un ingresso con rampa per disabili, via Parri con rampa per disabili e via Lazazzera.
I lavori hanno interessato la piantumazione di siepi ed alberi, il completamento della rete di irrigazione e dell'impianto di illuminazione posizionando dei fari alti nelle diverse zone e anche delle colonnine basse lungo il percorso ginnico.

Nell'area centrale dove si trova la collinetta, nella cosiddetta piazza Verde, ispirata alla favola "Giacomino e il fagiolo magico", su pavimentazione anticaduta colata in opera a colori differenziati, sono situati i giochi per i bambini, con altalena e scivolo. Lungo i percorsi ginnici sono stati anche posizionati dei parapetti in legno. La società XXL di Nunzio Vivilecchia ha ricevuto, in affidamento temporaneo, la gestione del parco. La società gestisce anche le strutture di Lanera, Boschetto e Castello. La società XXL si farà carico gratuitamente – ha precisato Casino – dell'apertura dalle 6 alle 22. Inoltre, un ulteriore elemento di sicurezza, sarà rappresentato dal passaggio della vigilanza nelle ore notturne.

Il parco Macamarda che si trova a ridosso del centro direzionale, nelle adiacenze del campo scuola di atletica leggera e il cui accesso principale è quasi antistante il parcheggio di via Saragat, è stato oggetto negli anni di diversi interventi di adeguamento e riqualificazione, rientrando già nelle azioni finalizzate alla fine degli anni Ottanta a dotare la città di un sistema di aree verdi da rendere fruibili alla collettività.