Bacchettata per l'amministrazione Adduce sul Mulino Alvino
Il Consiglio di Stato rigetta la richiesta di sospensiva, vincono i cittadini
venerdì 1 agosto 2014
9.14
Stop alla cementificazione dell'area verde di Villa Longo. Anche il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva sulla sentenza del Tar di Basilicata, nella querelle che vede coinvolti il Comune di Matera e la Cogem Costruzione Generali Mediterranea Spa contro alcuni coraggiosi residenti di Villa Longo.
Dunque, le attività sul palazzo che sta nascendo in quella che doveva essere l'area verde di Villa Longo, all'angolo tra via dei Bizantini e via Dante, assegnata alla ditta quale delocalizzazione dei volumi eccedenti dell'ex Mulino Alvino, saranno interrotte.
Un duro colpo per l'amministrazione comunale di Matera, che si era schierata, dopo il ricorso al Tar, anche nella richiesta di sospensiva al Consiglio di Stato, dalla parte dell'azienda edile, scegliendo le vie legali contro i cittadini, piuttosto che un passaggio in Consiglio comunale. Infatti, la questione è nata proprio dall'assenza di una scelta democratica. L'assegnazione del Mulino Alvino aveva aperto alla perequazione verso la ditta Cogem, con la delibera di Giunta che apportava una variante urbanistica nella zona in cui è sorto un grande palazzo (al posto della originaria zona verde prevista).
Il Consiglio di Stato non ha fatto altro che ratificare la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale, che aveva ribadito la competenza del Consiglio comunale nella concessione di costruzione in deroga. Inoltre, la sentenza, oltre che di costi per il ricorso e per l'avvocatura, provoca un'ulteriore spesa per le casse comunali di 1.500 euro.
A questo punto potrebbero aprirsi diversi scenari tra cui, l'abbattimento della struttura.
Ora, l'apporto dei cittadini di Villa Longo ha bisogno di tutti gli altri cittadini. Infatti, Marino Trizio, Michele Morelli, Angela Raffaella Dragone, Eustachio Rondinone e Maria Teresa Valentino, che avevano impugnato il permesso rilasciato dal dirigente del Servizio Urbanistica del Comune di Matera, poi approvato in Giunta per riqualificare l'area del Mulino Alvino e poter costruire abitazioni in via Dante, (all'angolo con via dei Bizantini), quale perequazione tra la possibilità di costruire alloggi per la vendita, ed un servizio alla città della Cogem Srl, grazie al ritorno in vita della fatiscente struttura utile in passato per la molitura, hanno dovuto affrontare delle ingenti spese per poter arrivare a scontrarsi con chi è stato scelto per governare la città nell'interesse di tutti.
Dunque, assieme alle associazioni Città plurale e Mutamenti a mezzogiorno hanno scelto di utilizzare un Conto Postepay per permettere a chiunque di contribuire. Il codice per poter effettuare un versamento è: 4023 6006 5565 0184.
Dunque, le attività sul palazzo che sta nascendo in quella che doveva essere l'area verde di Villa Longo, all'angolo tra via dei Bizantini e via Dante, assegnata alla ditta quale delocalizzazione dei volumi eccedenti dell'ex Mulino Alvino, saranno interrotte.
Un duro colpo per l'amministrazione comunale di Matera, che si era schierata, dopo il ricorso al Tar, anche nella richiesta di sospensiva al Consiglio di Stato, dalla parte dell'azienda edile, scegliendo le vie legali contro i cittadini, piuttosto che un passaggio in Consiglio comunale. Infatti, la questione è nata proprio dall'assenza di una scelta democratica. L'assegnazione del Mulino Alvino aveva aperto alla perequazione verso la ditta Cogem, con la delibera di Giunta che apportava una variante urbanistica nella zona in cui è sorto un grande palazzo (al posto della originaria zona verde prevista).
Il Consiglio di Stato non ha fatto altro che ratificare la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale, che aveva ribadito la competenza del Consiglio comunale nella concessione di costruzione in deroga. Inoltre, la sentenza, oltre che di costi per il ricorso e per l'avvocatura, provoca un'ulteriore spesa per le casse comunali di 1.500 euro.
A questo punto potrebbero aprirsi diversi scenari tra cui, l'abbattimento della struttura.
Ora, l'apporto dei cittadini di Villa Longo ha bisogno di tutti gli altri cittadini. Infatti, Marino Trizio, Michele Morelli, Angela Raffaella Dragone, Eustachio Rondinone e Maria Teresa Valentino, che avevano impugnato il permesso rilasciato dal dirigente del Servizio Urbanistica del Comune di Matera, poi approvato in Giunta per riqualificare l'area del Mulino Alvino e poter costruire abitazioni in via Dante, (all'angolo con via dei Bizantini), quale perequazione tra la possibilità di costruire alloggi per la vendita, ed un servizio alla città della Cogem Srl, grazie al ritorno in vita della fatiscente struttura utile in passato per la molitura, hanno dovuto affrontare delle ingenti spese per poter arrivare a scontrarsi con chi è stato scelto per governare la città nell'interesse di tutti.
Dunque, assieme alle associazioni Città plurale e Mutamenti a mezzogiorno hanno scelto di utilizzare un Conto Postepay per permettere a chiunque di contribuire. Il codice per poter effettuare un versamento è: 4023 6006 5565 0184.