Festa della Bruna…si entra nel vivo
Riti religiosi e spettacoli per onorare la santa protettrice della città dei Sassi
lunedì 2 luglio 2018
9.38
La lunga tradizione non può essere tradita, neppure per questa 629esima edizione.
Così anche quest'anno si apriranno ufficialmente con la processione dei pastori, i festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna, santa protettrice della città di Matera.
Riti religiosi ed alcuni eventi collaterali sono iniziati ormai da alcuni giorni, ma le celebrazioni entreranno nel vivo il 2 luglio prossimo.
Una levataccia per chi vorrà seguire la processione dei pastori, in programma alle 4,30 del mattino, con partenza dalla Basilica Cattedrale. Gli eventi religiosi saranno alternati a momenti di animazione cittadina, con concerti bandistici da strada e scoppi di fuochi pirotecnici.
Nella mattinata, presso palazzo Lanfranchi, è prevista anche la vestizione del Generale dei Cavalieri che scorteranno l'immagine della vergine ed il tradizionale carro. Il programma religioso continua alle 10.50, con la celebrazione della messa presso la cattedrale ad opera di Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della diocesi di Matera ed Irsina e di Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo.
A mezzogiorno prende il via la seconda processione: quella in cui è la statua della Madonna, guidata dalle autorità religiose e civili è scortata dai "Cavalieri della Bruna" (associazione che quest'anno festeggia i suoi 50 anni) verso la periferia della città, precisamente nella chiesa del quartiere popolare di Piccianello.
Nel tardo pomeriggio, dopo la messa, la statua viene collocata nella "torretta" a poppa del Carro trionfale di cartapesta. Incomincia così, all'imbrunire, la lenta processione di ritorno verso il centro della città.
Ma il clou della manifestazione è in programma nella serata, con inizio alle ore 20,00. Verrà condotta in processione attraverso ali di folla, la Madonna della Bruna, portata in giro per le strade della città sul carro trionfale, scortato dai cavalieri in costume.
Conclusa la processione, in piazza duomo si svolgerà il rituale dei "tre giri", uno dei momenti di maggiore simbolismo della festa, che segna il passaggio dalla sacralità del rito religioso all'identificazione profana del carro trionfale quale capro espiatorio.
Infatti, una volta lasciata in cattedrale la sacra effige della madonna, percorrendo la china a ritroso, il carro attraverserà le strade che portano da piazza Duomo a piazza Vittorio Veneto. Lì verrà consegnato al popolo per il tradizionale "strazzo", un gesto di distruzione apotropaico che simbolizza l'eliminazione di tutti i mali della popolazione materana.
La festa della "Bruna", d'altronde, non è concepibile senza quest'atto finale: Il carro che ha ospitato la statua raffigurante la madonna viene preso d'assalto e letteralmente distrutto. Con i trofei di cartapesta che, portati a casa o nei luoghi di lavoro, costituiranno un segno di benedizione e felice auspicio per la vita di ognuno per il resto dell'anno.
A chiudere questa lunga giornata di festa, ci sarà, come di consueto dopo la mezzanotte, uno spettacolo di fuochi pirotecnici.
Così anche quest'anno si apriranno ufficialmente con la processione dei pastori, i festeggiamenti in onore della Madonna della Bruna, santa protettrice della città di Matera.
Riti religiosi ed alcuni eventi collaterali sono iniziati ormai da alcuni giorni, ma le celebrazioni entreranno nel vivo il 2 luglio prossimo.
Una levataccia per chi vorrà seguire la processione dei pastori, in programma alle 4,30 del mattino, con partenza dalla Basilica Cattedrale. Gli eventi religiosi saranno alternati a momenti di animazione cittadina, con concerti bandistici da strada e scoppi di fuochi pirotecnici.
Nella mattinata, presso palazzo Lanfranchi, è prevista anche la vestizione del Generale dei Cavalieri che scorteranno l'immagine della vergine ed il tradizionale carro. Il programma religioso continua alle 10.50, con la celebrazione della messa presso la cattedrale ad opera di Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo della diocesi di Matera ed Irsina e di Mons. Rocco Pennacchio, Arcivescovo di Fermo.
A mezzogiorno prende il via la seconda processione: quella in cui è la statua della Madonna, guidata dalle autorità religiose e civili è scortata dai "Cavalieri della Bruna" (associazione che quest'anno festeggia i suoi 50 anni) verso la periferia della città, precisamente nella chiesa del quartiere popolare di Piccianello.
Nel tardo pomeriggio, dopo la messa, la statua viene collocata nella "torretta" a poppa del Carro trionfale di cartapesta. Incomincia così, all'imbrunire, la lenta processione di ritorno verso il centro della città.
Ma il clou della manifestazione è in programma nella serata, con inizio alle ore 20,00. Verrà condotta in processione attraverso ali di folla, la Madonna della Bruna, portata in giro per le strade della città sul carro trionfale, scortato dai cavalieri in costume.
Conclusa la processione, in piazza duomo si svolgerà il rituale dei "tre giri", uno dei momenti di maggiore simbolismo della festa, che segna il passaggio dalla sacralità del rito religioso all'identificazione profana del carro trionfale quale capro espiatorio.
Infatti, una volta lasciata in cattedrale la sacra effige della madonna, percorrendo la china a ritroso, il carro attraverserà le strade che portano da piazza Duomo a piazza Vittorio Veneto. Lì verrà consegnato al popolo per il tradizionale "strazzo", un gesto di distruzione apotropaico che simbolizza l'eliminazione di tutti i mali della popolazione materana.
La festa della "Bruna", d'altronde, non è concepibile senza quest'atto finale: Il carro che ha ospitato la statua raffigurante la madonna viene preso d'assalto e letteralmente distrutto. Con i trofei di cartapesta che, portati a casa o nei luoghi di lavoro, costituiranno un segno di benedizione e felice auspicio per la vita di ognuno per il resto dell'anno.
A chiudere questa lunga giornata di festa, ci sarà, come di consueto dopo la mezzanotte, uno spettacolo di fuochi pirotecnici.