Falò di San Giuseppe, è necessaria l'autorizzazione

Arriva l'ordinanza da palazzo di città per garantire la pubblica incolumità

sabato 14 marzo 2015
A cura di Vittoria Scasciamacchia
In vista del 19 Marzo sono tanti i giovani che si apprestano a dar vita ai tradizionali falò di San Giuseppe. Una consuetudine radicata nella storia della città dei Sassi, tramandata di generazione in generazione, per celebrare il pratono dei falegnami e degli artigiani.

A questo proposito, il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, ha emesso un'ordinanza sindacale con la quale regolamenta l'accensione dei falò al fine di garantire la qualità dell'aria e tutelare la salute pubblica. Il provvedimento prevede che il 19 Marzo di ogni anno sia consentito consumare l'antico rito pagano esclusivamente previo rilascio di autorizzazione dagli organi preposti. Nello specifico, "chiunque, singolarmente o in gruppo, intenda accendere un falò, deve preventivamente farne domanda scritta indirizzata al sindaco ed al comando di Polizia Locale, designando un cittadino maggiorenne quale referente per un singolo falò, indicando il luogo dell'accensione ed allegando, oltre all'assenso del proprietario dell'area in cui si intende predisporre il falò, la dichiarazione l'esplicito rispetto dei contenuti della presente ordinanza".

Durante tutte le fasi dell'attività e fino all'avvenuto spegnimento del fuoco deve essere assicurata costante vigilanza da parte del responsabile o di persone delegate, la combustione deve essere circoscritta a cumuli di dimensione limitata avendo cura di isolare la zona destinata mediante una fascia di rispetto; deve essere predisposta un'apposita squadra preposta al servizio di vigilanza e pronto intervento con almeno tre estintori in caso di bisogno; gli spettatori dovranno essere tenuti a prudente distanza; deve essere evitata l'eccessiva vicinanza alla abitazioni.

Per garantire, inoltre, la salubrità dell'aria e l'incolumità pubblica, l'ordinanza prevede che venga bruciata esclusivamente legna di essenze arboree naturali non trattate, con assoluto divieto di mobilio e suppellettili in disuso scarti di lavorazione materiali combustibili provenienti da ristrutturazioni, imballaggi ecc...; sono vietati materiali plastici, pneumatici e simili, e qualsiasi altra tipologia di rifiuto, vietati anche carburanti, combustibili liquidi o gassosi per l'alimentazione e l'accensione, ivi compresi strumenti per l'accensione del falò quali torce e gas.

Infine, al termine della manifestazione, e comunque non oltre le quarantotto ore, la zona interessata dovrà essere bonificata, procedendo a smaltire i residui conformemente le disposizioni vigenti in materia. La trasgressione delle regole definite dal servizio Ambiente e Sanità comunale in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell'ASM, comporterà una sanzione da 25 euro a 500.