Expo2015, la Cia Basilicata presente dal 12 al 18 maggio

“Vetrina d’eccellenza per le produzioni agricole locali”

lunedì 4 maggio 2015 10.04
A cura di Marco Delli Noci
L'esposizione universale di Milano ha già preso il via e la Basilicata punta, soprattutto attraverso il settore tipico dell'agroalimentare, a mostrare tutte le sue qualità.

A tal proposito, la Confederazione italiana degli agricoltori (Cia) di Basilicata sarà presente all'Expo dal 12 al 18 maggio 2015. Per l'occasione la stessa confederazione nazionale ha allestito una location nel Padiglione Italia e sarà coinvolta in diversi eventi alternando la partecipazione di ogni Regione.

"Sarà l'occasione – spiega Paolo Carbone della Cia Basilicata – per offrire ai visitatori una vetrina dell'eccellenza delle produzioni agricole locali e per riproporre le nostre "ricette" sulle crisi di settore e i punti di debolezza dell'agro-alimentare lucano". Carbone poi entra in polemica con la Regione Basilicata: "Faremo da soli tanto più che la Regione non ha inteso coinvolgerci nella sua missione istituzionale all'Expo limitandosi a farci conoscere il programma di iniziative deciso autonomamente".

Ma la vera sfida è mettere in rete la Basilicata con il mondo internazionale: "E' l'occasione di un confronto – continua Carbone - sulla ricerca e l'innovazione da cui il futuro dell'attività dei campi in Basilicata non può prescindere e quindi mettendo in rete i centri ed istituti di ricerca esistenti e l'Unibas con gli altri europei ed internazionali. Purtroppo qualcuno ha dimenticato che solo qualche anno fa Metapontum Agrobios a Pantanello di Bernalda era un centro che ci veniva invidiato persino oltre i confini nazionali. Anche dalla ricerca dipende la tutela e la valorizzazione della biodiversità italiana". E rilancia "l'idea di una Conferenza Agraria Regionale nella quale tenere una sessione sullo stato della ricerca e una sessione sul nuovo Psr 2014-2020 mettendo già adesso i 'paletti' necessari a scongiurare il disimpegno dei fondi comunitari come sta accadendo per il Psr ancora in vigore".

Dunque, si prospettano sei mesi di iniziative, di proposte, di eventi che sostanziano il progetto complessivo CiainExpo costruito su quattro assi fondamentali: la biodiversità, la cooperazione internazionale, l'affermazione di un agricoltura multiruolo, l'esaltazione delle identità per costruire una rete mondiale che si pone in alterativa alla globalizzazione intesa come omologazione. Con un'ambizione che è anche un impegno programmatico: "Proporre il modello italiano di agricoltura polifunzionale come indirizzo per lo sviluppo sostenibile. Se dare valore alla terra – scrive in una nota la Cia - è l'head line del progetto CiainExpo l'impegno programmatico è quella di restituire centralità sociale, economica e culturale agli agricoltori. Dalla Cia parte l'invito al sistema agricolo e agroalimentare nazionale, europeo e mondiale di costruire un nuovo Rinascimento agricolo proprio secondo l'idea che nel tardo '400 animò quell'autentica rivoluzione culturale che fu il Rinascimento italiano capace di influenzare tutta Europa".

La lente d'ingrandimento sarà posta anche all'enogastronomia, strettamente collegata con la produzione agricola, in un fuorisalone unico pensato e prodotto da Cia con gli Agrichef. Si tratta di una manifestazione itinerante che è il "Primo festival dell'Agriturismo Italiano". In sostanza Agrichef in Expo nell'arco dei sei mesi farà conoscere la cucina rurale italiana attraverso lo scambio tra cinquanta agriturismi che stano attorno all'area di Expo i quali ospiteranno nei fine settimana altri agriturismo che porteranno ad Expo la loro sapienza gastronomica. A questi la Cia conferirà il premio Agrichef.

Massima attenzione infine all'imprenditoria femminile con la presentazione di 25 storie di imprenditrici di successo associate a Donne in Campo-Cia. Particolarmente innovativo è il progetto Agricatering che ha vinto il concorso per l'imprenditoria femminile We Women For Expo (Spazio Donne) e che vede tra le protagoniste la presidente di Donne in Campo Basilicata, Matilde Lungano.