Ex ospedale San Rocco e biblioteca Stigliani a conduzione comunale

L’ipotesi messa in campo dalla mozione a firma di Sansone e Manicone

sabato 30 gennaio 2016
A cura di Marco Delli Noci
Sorprendente e destinata a creare dibattiti l'ipotesi messa in campo dalla mozione a prima firma dei consiglieri di maggioranza, Antonio Sansone e Paolo Manicone. Nel documento, prossimamente al vaglio del consiglio comunale, si richiede a Palazzo di città la priorità organizzativa e uso gratuito per l'ex ospedale San Rocco e per la biblioteca Tommaso Stigliani.

La proposta giunge da considerazioni non di poco conto e visibili agli occhi di tutti. I due consiglieri osservano che "attualmente sono carenti i luoghi realmente fruibili e a norma a disposizione del Comune di Matera, per ospitare iniziative culturali, in spazi che pur essendo gestiti dal pubblico, rimangono spesso e volentieri aperti fino a tarda sera e anche di più".

Certo, non mancano le difficoltà. E' necessario far fronte alla nuova articolazione territoriale delle soprintendenze, operata dal ministro dei beni culturali, Dario Franceschini. La Regione Basilicata, secondo la riforma degli enti locali, include una sola soprintendenza, con sede a Potenza, così penalizzando "la Capitale Europea della cultura per il 2019, oltre che di fondamentali presidi operativi di beni materiali e immateriali, specialmente della gestione dei beni e dei luoghi dell'espressione culturale più alta e partecipata della nostra città".

Ma l'ostacolo può essere aggirato con la richiesta posta dalla mozione: affidare al Comune la priorità organizzativa e uso gratuito dei beni culturali "interessando immediatamente – come scritto nella mozione - il Governatore della Regione Basilicata e la Soprintendenza di Basilicata". In questo caso i contenitori culturali sono l'ex ospedale San Rocco e la biblioteca Tommaso Stigliani.

Il primo non è un museo, sebbene ha pregevoli pareti affrescate nell'ex chiesa del Cristo Flagellato, luogo che senza tanto clamore, e con la concretezza dei fatti, è divenuto uno dei luoghi dell'espressione culturale più alta e partecipata della città. Di giorno in giorno questi ambienti, recuperati e restituiti alla fruizione più ampia, ospitano iniziative di pubblico interesse, sempre molto partecipate. Invece il fondo libraio, ora senza un concreto progetto gestionale, è stato istituito nel 1933 per volontà dell'avvocato Pasquale Dragone. Il valore dei testi custoditi, 130.000 volumi del fondo moderno, 30.000 volumi dei fondi antichi con documenti del 1300, nonché l'archivio storico della sezione Lucania.

Tante risorse, accordi tra gli enti e mezzi legislativi potrebbero essere le chiavi per attuare l'interessante progetto. Il primo step è previsto con l'approvazione della mozione in consiglio comunale.