Europa e salute, in Italia si investe solo l'1,2% in sanità
Un convegno internazionale a Matera spiega come superare le disuguaglianze sociali
giovedì 29 maggio 2014
13.11
Si è svolto ieri, 28 maggio, presso Casa Cava, un convegno internazionale sulle diseguaglianze sociali in tema di sanità, intitolato "L'Europa e la Salute: le politiche sanitarie e le diseguaglianze sociali in sanità", nell'ambito del Progetto Mattone Internazionale. Si è parlato di una sanità a misura di comunità, che rispetti le differenze di genere e tenga conto delle differenze economiche.
L'evento è stato organizzato dalla Regione Basilicata nell'ambito delle attività previste dal Progetto Mattone Internazionale (Pmi).
Coordinatore del convegno è stato Pasqualino Rossi, il supervisore scientifico del Progetto Mattone Internazionale, nonché direttore dell'ufficio IV della Direzione generale dei rapporti europei del Ministero della Salute. Sono intervenuti l'assessore regionale alla salute e alle politiche della persona, Flavia Franconi, in rappresentanza del presidente regionale della Basilicata, Marcello Pittella; il prefetto di Matera, Luigi Pizzi per un saluto istituzionale; il direttore amministrativo dell'ASM di Matera, Pietro Quinto; Rosanna D'Amario, della Commissione Europea DG Ricerca; Stecy Yghemonos, manager della rete Eurohealthnet; Giuseppe Costa, dell'Università degli Studi di Torino; Monsignore Andrea Manto, Direttore della Pastorale Sanitaria del Vicariato di Roma; Lisa Leonardini, Project Manager del Progetto Mattone Internazionale; Stefano Benvenuti, Regione del Veneto-CREMPE; Alberto Zanobini, responsabile settore di ricerca, innovazione e risorse umane, Regione Toscana e la senatrice Emma Fattorini.
L'Infoday è un'iniziativa internazionale del Ministero della Salute: con lo scopo di facilitare un dialogo in ambito sanitario tra le Regioni, le Istituzioni centrali, l'Europa, le organizzazioni internazionali e Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Tema della giornata informativa a Matera sono state le diseguaglianze sociali e il superamento delle criticità, che si può ottenere solo investendo in una dimensione internazionale.
L'assessore Franconi ha affermato che il tema delle diseguaglianze sociali coinvolge il mondo e l'Europa e che, in particolare, tra le politiche comunitarie, ha grande rilevanza il programma Horizon 2020, il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea. Attivo dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020, Horizon 2020 conta su un finanziamento stanziato di oltre 70 miliardi di euro.
"In tema sanitario - ha aggiunto Franconi - bisogna attrarre più fondi dall'Europa alla Basilicata". Attenzione alla programmazione 2014-2020 ha posto, nel suo intervento, anche Pietro Quinto.
Rosanna D'Amario ha, invece, fornito dei numeri in tema di sanità europea: sono stati spesi 5,4 miliardi di euro, finanziati oltre 1000 programmi, circa 12.000 partecipazioni, per un totale di 24 Paesi diversi. I Paesi che investono di più in tema di salute sono Regno Unito, Germania, Francia, Olanda. L'Italia ha stretto collaborazioni con questi Paesi, ma è ancora indietro. Infatti, nell'ambito di Horizon 2020, che si pone l'obiettivo di apportare miglioramenti ai Paesi Europei entro il 2020, risulta che il nostro Paese investe in salute soltanto per l'1,2%, mentre l'obiettivo di Horizon è portare lo sviluppo sulla soglia del 3%.
Horizon è costituito da tre grandi aree: Scienza eccellente (European Rechearch Council), Leadership industriale (progetti in nanotecnologie e biotecnologie) e Sfide sociali (ambiente, clima, alimentare). Tra i progetti sono da annoverare: il progetto Do-Health che si occupa della somministrazione di vitamina D3 e Omega 3 e il Consorzio Europeo, coordinato dall'Università di Milano.
Stecy Yghemonos ha presentato, in conclusione, il progetto di cui fa parte, Rete Eurohealthnet che si occupa di risolvere i problemi di diseguaglianza sanitaria ed alimentare. "Collaboriamo - ha spiegato - con 40 membri e partners. In Italia, ad esempio, collaboriamo con Regione Veneto e Toscana".
L'evento è stato organizzato dalla Regione Basilicata nell'ambito delle attività previste dal Progetto Mattone Internazionale (Pmi).
Coordinatore del convegno è stato Pasqualino Rossi, il supervisore scientifico del Progetto Mattone Internazionale, nonché direttore dell'ufficio IV della Direzione generale dei rapporti europei del Ministero della Salute. Sono intervenuti l'assessore regionale alla salute e alle politiche della persona, Flavia Franconi, in rappresentanza del presidente regionale della Basilicata, Marcello Pittella; il prefetto di Matera, Luigi Pizzi per un saluto istituzionale; il direttore amministrativo dell'ASM di Matera, Pietro Quinto; Rosanna D'Amario, della Commissione Europea DG Ricerca; Stecy Yghemonos, manager della rete Eurohealthnet; Giuseppe Costa, dell'Università degli Studi di Torino; Monsignore Andrea Manto, Direttore della Pastorale Sanitaria del Vicariato di Roma; Lisa Leonardini, Project Manager del Progetto Mattone Internazionale; Stefano Benvenuti, Regione del Veneto-CREMPE; Alberto Zanobini, responsabile settore di ricerca, innovazione e risorse umane, Regione Toscana e la senatrice Emma Fattorini.
L'Infoday è un'iniziativa internazionale del Ministero della Salute: con lo scopo di facilitare un dialogo in ambito sanitario tra le Regioni, le Istituzioni centrali, l'Europa, le organizzazioni internazionali e Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
Tema della giornata informativa a Matera sono state le diseguaglianze sociali e il superamento delle criticità, che si può ottenere solo investendo in una dimensione internazionale.
L'assessore Franconi ha affermato che il tema delle diseguaglianze sociali coinvolge il mondo e l'Europa e che, in particolare, tra le politiche comunitarie, ha grande rilevanza il programma Horizon 2020, il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea. Attivo dal 1° gennaio 2014 fino al 31 dicembre 2020, Horizon 2020 conta su un finanziamento stanziato di oltre 70 miliardi di euro.
"In tema sanitario - ha aggiunto Franconi - bisogna attrarre più fondi dall'Europa alla Basilicata". Attenzione alla programmazione 2014-2020 ha posto, nel suo intervento, anche Pietro Quinto.
Rosanna D'Amario ha, invece, fornito dei numeri in tema di sanità europea: sono stati spesi 5,4 miliardi di euro, finanziati oltre 1000 programmi, circa 12.000 partecipazioni, per un totale di 24 Paesi diversi. I Paesi che investono di più in tema di salute sono Regno Unito, Germania, Francia, Olanda. L'Italia ha stretto collaborazioni con questi Paesi, ma è ancora indietro. Infatti, nell'ambito di Horizon 2020, che si pone l'obiettivo di apportare miglioramenti ai Paesi Europei entro il 2020, risulta che il nostro Paese investe in salute soltanto per l'1,2%, mentre l'obiettivo di Horizon è portare lo sviluppo sulla soglia del 3%.
Horizon è costituito da tre grandi aree: Scienza eccellente (European Rechearch Council), Leadership industriale (progetti in nanotecnologie e biotecnologie) e Sfide sociali (ambiente, clima, alimentare). Tra i progetti sono da annoverare: il progetto Do-Health che si occupa della somministrazione di vitamina D3 e Omega 3 e il Consorzio Europeo, coordinato dall'Università di Milano.
Stecy Yghemonos ha presentato, in conclusione, il progetto di cui fa parte, Rete Eurohealthnet che si occupa di risolvere i problemi di diseguaglianza sanitaria ed alimentare. "Collaboriamo - ha spiegato - con 40 membri e partners. In Italia, ad esempio, collaboriamo con Regione Veneto e Toscana".