Eliporto, chi l'ha visto?
Segnalazione e successiva verifica sul posto di Matera Civica
lunedì 7 novembre 2022
Segnalazione e successiva verifica sul posto. Descrizione corretta, ovvero un immobile affogato nel nulla, miseramente perso in un mare d'erbacce nella zona industriale di contrada La Martella.
Un passo indietro. Il verbale di consegna dei cantieri risale a maggio del 2019, con l'impegno di consegnare l'infrastruttura il 30 settembre dello stesso anno.
Dopo l'annuncio, inesorabile, è calato il silenzio. Lo spettacololo è desolante e riguarda l'intero lotto della superficie complessiva di circa 14mila e 500 metri quadrati, per la cui sistemazione i fondi regionali messi inizialmente a disposizione ammontavano a 800 mila euro.
Secondo le previsioni di oltre tre anni fa, si sarebbero dovuti realizzare la piazzola di atterraggio e decollo, l'elistazione, la strada di accesso ed il parcheggio adiacente all'infrastruttura, il tutto idoneo per l'atterraggio della quasi totalità dei modelli di elicotteri civili, anche di notevoli dimensioni.
L'unico "oggetto" visibile, però, è una muta struttura edificata a monte di una strada Consortile. Circa 200 metri quadrati coperti divisi in un atrio d'ingresso destinato a front office con la funzione di biglietteria e punto informazioni. Era prevista anche un'area di sosta in grado di ospitare 30 vetture. Primi passi da completare, nelle previsioni di allora, con il completamento della costruzione di un hangar, la realizzazione della colonnina carburante e la sistemazione delle aree di pertinenza.
Oggi soprattutto erbacce, si diceva - prendendo atto della veritiera segnalazione - e delle considerazioni su un'altra opera che si aggiunge alla nutrita lista delle incompiute, che gran parte delle speranze sembrano definitivamente perdute.
Un passo indietro. Il verbale di consegna dei cantieri risale a maggio del 2019, con l'impegno di consegnare l'infrastruttura il 30 settembre dello stesso anno.
Dopo l'annuncio, inesorabile, è calato il silenzio. Lo spettacololo è desolante e riguarda l'intero lotto della superficie complessiva di circa 14mila e 500 metri quadrati, per la cui sistemazione i fondi regionali messi inizialmente a disposizione ammontavano a 800 mila euro.
Secondo le previsioni di oltre tre anni fa, si sarebbero dovuti realizzare la piazzola di atterraggio e decollo, l'elistazione, la strada di accesso ed il parcheggio adiacente all'infrastruttura, il tutto idoneo per l'atterraggio della quasi totalità dei modelli di elicotteri civili, anche di notevoli dimensioni.
L'unico "oggetto" visibile, però, è una muta struttura edificata a monte di una strada Consortile. Circa 200 metri quadrati coperti divisi in un atrio d'ingresso destinato a front office con la funzione di biglietteria e punto informazioni. Era prevista anche un'area di sosta in grado di ospitare 30 vetture. Primi passi da completare, nelle previsioni di allora, con il completamento della costruzione di un hangar, la realizzazione della colonnina carburante e la sistemazione delle aree di pertinenza.
Oggi soprattutto erbacce, si diceva - prendendo atto della veritiera segnalazione - e delle considerazioni su un'altra opera che si aggiunge alla nutrita lista delle incompiute, che gran parte delle speranze sembrano definitivamente perdute.