Elezioni regionali, 7 seggi spettano alla provincia di Matera
Il sistema è cambiato con la nuova legge. Ecco le nuove norme
martedì 29 gennaio 2019
Il 24 marzo si vota per le elezioni regionali con la nuova legge, approvata in estate e modificata ad ottobre. Sono sette i seggi che spettano alla provincia di Matera in Consiglio regionale.
Per la prima volta sarà la Regione Basilicata - anziché il Ministero dell'Interno - a farsi carico delle operazioni elettorali della prossima tornata, per decidere gli organi elettivi della undicesima legislatura lucana. Presso la Prefettura di Potenza è stato istituito un gruppo di lavoro tecnico composto da funzionari e dirigenti di Regione, della stessa Prefettura e della Corte d'appello. Le Prefetture cureranno le operazioni riguardanti il supporto alla Regione Basilicata in materia elettorale nonché il coordinamento e la vigilanza delle attività connesse al relativo procedimento di competenza dei Comuni.
La riforma di elezione del presidente della Giunta e dei venti consiglieri regionali conferma il sistema maggioritario, con l'elezione diretta del presidente della Regione. Insieme al neo-eletto entrerà in Consiglio regionale il candidato presidente della coalizione classificatasi al secondo posto (miglior perdente). In caso di dimissioni o impedimento di quest'ultimo il seggio è assegnato con la regola dei maggiori resti tra i candidati al Consiglio regionale alla lista circoscrizionale a cui è stato sottratto.
Gli altri 19 seggi verranno attribuiti con criterio proporzionale alle liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera, così come è avvenuto in passato. Previsto il voto congiunto, cioè la possibilità di votare esclusivamente per un candidato presidente e per una lista ad esso collegata. Con la riforma è stato abolito il listino regionale che con il precedente sistema elettorale accompagnava l'elezione del presidente per l'attribuzione del premio maggioritario. Ora i seggi saranno attribuiti solo alle liste provinciali.
Per la parità, in ogni lista nessun genere può essere rappresentato in misura superiore al sessanta per cento.
Per la prima volta sarà la Regione Basilicata - anziché il Ministero dell'Interno - a farsi carico delle operazioni elettorali della prossima tornata, per decidere gli organi elettivi della undicesima legislatura lucana. Presso la Prefettura di Potenza è stato istituito un gruppo di lavoro tecnico composto da funzionari e dirigenti di Regione, della stessa Prefettura e della Corte d'appello. Le Prefetture cureranno le operazioni riguardanti il supporto alla Regione Basilicata in materia elettorale nonché il coordinamento e la vigilanza delle attività connesse al relativo procedimento di competenza dei Comuni.
La riforma di elezione del presidente della Giunta e dei venti consiglieri regionali conferma il sistema maggioritario, con l'elezione diretta del presidente della Regione. Insieme al neo-eletto entrerà in Consiglio regionale il candidato presidente della coalizione classificatasi al secondo posto (miglior perdente). In caso di dimissioni o impedimento di quest'ultimo il seggio è assegnato con la regola dei maggiori resti tra i candidati al Consiglio regionale alla lista circoscrizionale a cui è stato sottratto.
Gli altri 19 seggi verranno attribuiti con criterio proporzionale alle liste delle due circoscrizioni provinciali di Potenza e Matera, così come è avvenuto in passato. Previsto il voto congiunto, cioè la possibilità di votare esclusivamente per un candidato presidente e per una lista ad esso collegata. Con la riforma è stato abolito il listino regionale che con il precedente sistema elettorale accompagnava l'elezione del presidente per l'attribuzione del premio maggioritario. Ora i seggi saranno attribuiti solo alle liste provinciali.
Per la parità, in ogni lista nessun genere può essere rappresentato in misura superiore al sessanta per cento.