Elezioni comunali, sindaco Altieri non proclamato
Per la Prefettura di Matera c'è una causa di incandidabilità
lunedì 8 novembre 2021
21.42
Mario Altieri, eletto sindaco di Scanzano Jonico alle elezioni amministrative di ieri, non è stato proclamato per incandidabilità ai sensi della legge Severino. Quindi si prospetta un nuovo commissariamento.
Al voto di ieri Altieri ha superato Rocco Durante (33,97 per cento dei voti) con la lista Siamo Scanzano Jonico e Raffaello Ripoli (13,78%) con la lista Riscatto per Scanzano. La lista Scanzano rinasce ha ottenuto otto seggi su dodici in consiglio comunale. Scanzano Jonico è tornata al voto dopo lo scioglimento per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata avvenuta a dicembre del 2019.
In una nota ufficiale la Prefettura ha spiegato i motivi del provvedimento. "La procedura elettorale per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale di Scanzano Jonico si è conclusa con la mancata proclamazione del candidato sindaco Mario Altieri''. A carico di Altieri ''è stata accertata, dopo l'avvenuta ammissione delle candidature a sindaco e delle liste collegate, una causa di incandidabilità - prosegue la Prefettura - che il presidente della commissione elettorale circondariale di Matera ha trasmesso, con la correlativa documentazione, all'adunanza dei presidenti di seggio per il prescritto esame in sede di proclamazione degli eletti. In presenza di tali elementi, l'adunanza dei presidenti di seggio ha dichiarato la mancata proclamazione in osservanza delle disposizioni in materia elettorale introdotte dalla Legge Severino (D. Lgs. n. 235/2012) e disciplinate dall'articolo 10 comma 1 lett. c), che nello specifico elenca tassativamente le condizioni di incandidabilità''. Per Altieri ''è stato acquisito un parere del presidente del Tribunale di sorveglianza di Potenza - riporta ancora la nota - secondo cui resta esclusa dal provvedimento concessivo della riabilitazione la sentenza della Corte d'Appello di Potenza del 16 novembre 2012, di conferma della sentenza di condanna per abuso d'ufficio in concorso emessa in data 25 novembre 2010 dal Tribunale di Matera, irrevocabile il 17 gennaio 2014''. Si tratta di una condanna a un anno e tre mesi. Altieri ha già annunciato battaglia con l'impugnazione degli atti.
Già alla vigilia del voto, il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ha indicato Altieri come incandidabile per questa condanna per abuso di ufficio a un anno e tre mesi, per fatti risalenti al 2006. Pena conclusa nel 2015 con affidamento in prova, con esito positivo. Morra ha precisato che questa condanna ricade nel novero delle cause di incandidabilità perché la stessa non rientra tra i titoli per i quali il Tribunale di sorveglianza di Potenza ha concesso la riabilitazione nel 2018. Alle affermazioni di Morra lo stesso Altieri aveva replicato ritenendosi ''assolutamente riabilitato come disposto da una sentenza intangibile, in quanto mai impugnata, con effetti giuridici dal momento in cui viene rilasciata, facendo pertanto cadere tutte le cause di incompatibilità e incandidabilità''. Altieri ha già annunciato che impugnerà gli atti della Prefettura.
Al voto di ieri Altieri ha superato Rocco Durante (33,97 per cento dei voti) con la lista Siamo Scanzano Jonico e Raffaello Ripoli (13,78%) con la lista Riscatto per Scanzano. La lista Scanzano rinasce ha ottenuto otto seggi su dodici in consiglio comunale. Scanzano Jonico è tornata al voto dopo lo scioglimento per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata avvenuta a dicembre del 2019.
In una nota ufficiale la Prefettura ha spiegato i motivi del provvedimento. "La procedura elettorale per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale di Scanzano Jonico si è conclusa con la mancata proclamazione del candidato sindaco Mario Altieri''. A carico di Altieri ''è stata accertata, dopo l'avvenuta ammissione delle candidature a sindaco e delle liste collegate, una causa di incandidabilità - prosegue la Prefettura - che il presidente della commissione elettorale circondariale di Matera ha trasmesso, con la correlativa documentazione, all'adunanza dei presidenti di seggio per il prescritto esame in sede di proclamazione degli eletti. In presenza di tali elementi, l'adunanza dei presidenti di seggio ha dichiarato la mancata proclamazione in osservanza delle disposizioni in materia elettorale introdotte dalla Legge Severino (D. Lgs. n. 235/2012) e disciplinate dall'articolo 10 comma 1 lett. c), che nello specifico elenca tassativamente le condizioni di incandidabilità''. Per Altieri ''è stato acquisito un parere del presidente del Tribunale di sorveglianza di Potenza - riporta ancora la nota - secondo cui resta esclusa dal provvedimento concessivo della riabilitazione la sentenza della Corte d'Appello di Potenza del 16 novembre 2012, di conferma della sentenza di condanna per abuso d'ufficio in concorso emessa in data 25 novembre 2010 dal Tribunale di Matera, irrevocabile il 17 gennaio 2014''. Si tratta di una condanna a un anno e tre mesi. Altieri ha già annunciato battaglia con l'impugnazione degli atti.
Già alla vigilia del voto, il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, ha indicato Altieri come incandidabile per questa condanna per abuso di ufficio a un anno e tre mesi, per fatti risalenti al 2006. Pena conclusa nel 2015 con affidamento in prova, con esito positivo. Morra ha precisato che questa condanna ricade nel novero delle cause di incandidabilità perché la stessa non rientra tra i titoli per i quali il Tribunale di sorveglianza di Potenza ha concesso la riabilitazione nel 2018. Alle affermazioni di Morra lo stesso Altieri aveva replicato ritenendosi ''assolutamente riabilitato come disposto da una sentenza intangibile, in quanto mai impugnata, con effetti giuridici dal momento in cui viene rilasciata, facendo pertanto cadere tutte le cause di incompatibilità e incandidabilità''. Altieri ha già annunciato che impugnerà gli atti della Prefettura.