Elezioni comunali, il rebus delle candidature
Ieri Salvini non ha annunciato il nome per il centrodestra. Quarto rinuncia
sabato 18 luglio 2020
12.58
E' ancora un rebus la campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e per l'elezione del nuovo sindaco di Matera dopo il quinquennio di Raffaello de Ruggieri, eletto nel 2015 con una coalizione di centrodestra e civica e poi, nel corso del mandato, trasformata in un governo di larghe intese con il centrosinistra.
Proprio questo ha rimarcato ieri Matteo Salvini nell'inaugurazione della sede provinciale della Lega, alla presenza di tutti gli esponenti leghisti di Basilicata e della provincia di Matera. Ma non ha fatto nomi. Il candidato sindaco unitario del centrodestra ancora non c'è. Il nome spetta alla Lega, in base agli accordi nazionali.
"Matera ha bisogno di serietà, di concretezza, non di persone che passano di qua e di là", ha detto il leader della Lega. Per poi dire: "Non è detto che sarà della Lega, ci sono tante persone del mondo delle professioni, dell'economia e del commercio che si stanno avvicinando. Per me questo è un orgoglio. Incontrerò riservatamente alcune persone, poi siccome vince la squadra e non solo il sindaco, ne parleremo con diversi esponenti della comunità di Matera e poi per quanto mi riguarda la settimana prossima si parte".
Nel frattempo Piergiorgio Quarto, consigliere regionale di Basilicata positiva, annuncia di non essere candidato. Spiega: "Sono materano, amo Matera, ma devo rinunciare alla candidatura a sindaco. Resta per me fondamentale la fiducia ricevuta dagli elettori, il mio obiettivo è continuare a lavorare per il bene della regione".
"Ricoprire la carica di sindaco di Matera rappresenta la mia più grande aspirazione - afferma Quarto - ma oggi i tempi purtroppo non sono ancora maturi per una siffatta scelta. Matera, la sua crescita, il suo sviluppo, le sue aspettative, il suo futuro post-coronavirus costituiscono una fase importante per la vita di tutti noi materani. Io – continua Quarto - pur essendo fortemente attratto dalla possibilità di intraprendere l'avventura di primo cittadino materano devo valutare in modo asettico e obiettivo una molteplicità di aspetti. Poco più di un anno fa infatti ho dato ampia disponibilità ad intraprendere un nuovo cammino, una nuova esperienza di vita, decidendo di candidarmi alla Regione Basilicata come consigliere Regionale nella lista Basilicata Positiva. Con mia grande soddisfazione ho preso atto di aver riscosso un ottimo risultato, ottenendo dagli elettori della provincia di Matera oltre 2 mila consensi".
"Tanti gli incoraggiamenti ricevuti in questi giorni dai cittadini materani nel convincermi a fare un passo avanti concreto nell'affrontare una nuova esperienza da protagonista al Comune - dice - li ringrazio tutti. Purtroppo oggi nella politica locale cittadina esistono tanti, troppi diktat e posizioni precostituite che nulla hanno a che fare con il bene comune e con il benessere dei cittadini. Rivolgo inoltre un attestato di stima sincero verso gli esponenti della Lega che hanno ritenuto la mia persona degna di considerazione e in grado di poter ricoprire al meglio un così importante incarico".
Nessun nome nemmeno nel centrosinistra e nel movimento 5 stelle. Della partita saranno varie liste all'insegna del civismo politico.
Proprio questo ha rimarcato ieri Matteo Salvini nell'inaugurazione della sede provinciale della Lega, alla presenza di tutti gli esponenti leghisti di Basilicata e della provincia di Matera. Ma non ha fatto nomi. Il candidato sindaco unitario del centrodestra ancora non c'è. Il nome spetta alla Lega, in base agli accordi nazionali.
"Matera ha bisogno di serietà, di concretezza, non di persone che passano di qua e di là", ha detto il leader della Lega. Per poi dire: "Non è detto che sarà della Lega, ci sono tante persone del mondo delle professioni, dell'economia e del commercio che si stanno avvicinando. Per me questo è un orgoglio. Incontrerò riservatamente alcune persone, poi siccome vince la squadra e non solo il sindaco, ne parleremo con diversi esponenti della comunità di Matera e poi per quanto mi riguarda la settimana prossima si parte".
Nel frattempo Piergiorgio Quarto, consigliere regionale di Basilicata positiva, annuncia di non essere candidato. Spiega: "Sono materano, amo Matera, ma devo rinunciare alla candidatura a sindaco. Resta per me fondamentale la fiducia ricevuta dagli elettori, il mio obiettivo è continuare a lavorare per il bene della regione".
"Ricoprire la carica di sindaco di Matera rappresenta la mia più grande aspirazione - afferma Quarto - ma oggi i tempi purtroppo non sono ancora maturi per una siffatta scelta. Matera, la sua crescita, il suo sviluppo, le sue aspettative, il suo futuro post-coronavirus costituiscono una fase importante per la vita di tutti noi materani. Io – continua Quarto - pur essendo fortemente attratto dalla possibilità di intraprendere l'avventura di primo cittadino materano devo valutare in modo asettico e obiettivo una molteplicità di aspetti. Poco più di un anno fa infatti ho dato ampia disponibilità ad intraprendere un nuovo cammino, una nuova esperienza di vita, decidendo di candidarmi alla Regione Basilicata come consigliere Regionale nella lista Basilicata Positiva. Con mia grande soddisfazione ho preso atto di aver riscosso un ottimo risultato, ottenendo dagli elettori della provincia di Matera oltre 2 mila consensi".
"Tanti gli incoraggiamenti ricevuti in questi giorni dai cittadini materani nel convincermi a fare un passo avanti concreto nell'affrontare una nuova esperienza da protagonista al Comune - dice - li ringrazio tutti. Purtroppo oggi nella politica locale cittadina esistono tanti, troppi diktat e posizioni precostituite che nulla hanno a che fare con il bene comune e con il benessere dei cittadini. Rivolgo inoltre un attestato di stima sincero verso gli esponenti della Lega che hanno ritenuto la mia persona degna di considerazione e in grado di poter ricoprire al meglio un così importante incarico".
Nessun nome nemmeno nel centrosinistra e nel movimento 5 stelle. Della partita saranno varie liste all'insegna del civismo politico.